Spatuzza accusa il meccanico che sistemò i freni della Fiat 126
C'e' un nuovo indagato nella nuova inchiesta sulla strage di via D'Amelio in cui persero la vita il giudice Paolo Borsellino e cinque agenti della scorta. Si tratta di un meccanico, Maurizio Costa, 46 anni, che avrebbe sistemato le ganasce della Fiat 126 poi trasformata nell'autobomba che esplose il 19 luglio di vent'anni fa. Ad accusare il meccanico, come scrive oggi l'edizione palermitana di Repubblica, e' il pentito Gaspare Spatuzza. Nei mesi scorsi, Costa e' stato interrogato e messo a confronto con lo stesso Spatuzza, ma l'uomo, oggi precario al Comune, avrebbe continuato a negare di aver mai lavorato su quella automobile. Il procuratore Sergio Lari e i magistrati del suo pool l'hanno indagato per false dichiarazioni al pubblico ministero. In passato Costa era gia' stato coinvolto in inchieste di mafia. "Costa lo portammo in un garage che si trova in una traversa di corso dei Mille, andando verso Villabate", ha detto Spatuzza ai pm.
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