Evitare che vi siano manovre politiche inconfessabili" - "Crisi insostenibile, governo nazionale e regionale si assumano le loro responsabilità”
“I drammatici fatti di queste ore evidenziano la gravità della crisi economica in Sicilia e la totale assenza, fino ad oggi, di provvedimenti incisivi da parte del governo nazionale e regionale: ciò ha portato alla esplosione di proteste esasperate, con forme di lotta che stanno causando ulteriori danni all'economia e ai cittadini siciliani. Le ragioni delle imprese rischiano di essere strumentalizzate dalla peggiore politica, e di sfociare in un ribellismo inconcludente aperto anche alle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non”.
Lo scrivono, in un documento indirizzato al presidente del Consiglio Mario Monti e al presidente della Regione Raffaele Lombardo, i vertici regionali di Confartigianato, Confagricoltura, Confederazione italiana Agricoltori, CNA Sicilia, Casartigiani, Confapi Sicilia, Confcommercio, LegaCoop, Confesercenti Sicilia, Confcooperative, UniCoop. Le associazioni intervengono per evidenziare i rischi connessi alle proteste di questi giorni in Sicilia, che hanno portato al blocco dei Tir. “E' il momento dell'assunzione di responsabilità da parte di tutte le classi dirigenti – si legge ancora nel documento - suona paradossale che, dopo la continua denuncia delle forze sociali ed economiche del rischio della rottura della coesione sociale, e dopo avere disatteso richieste e proposte delle imprese e delle loro associazioni di rappresentanza (credito alle imprese, pagamenti pregressi da parte della Pubblica amministrazione, piano straordinario per il lavoro, sostegno per nuova occupazione nelle imprese, alla luce di quanto sta avvenendo) non si ritenga ancora oggi opportuno aprire un immediato confronto sulle emergenze dell'isola. Il governo nazionale e quello regionale – concludono le associazioni di artigianato, agricoltura, commercio e cooperazione - devono intervenire subito con provvedimenti straordinari per dare risposte all'agricoltura, all'artigianato, al commercio e all'intero sistema produttivo siciliano. a partire dalle misure proposte per l'autotrasporto dal vice ministro Ciaccia nell'incontro dello scorso 11 gennaio”.“I drammatici fatti di queste ore evidenziano la gravità della crisi economica in Sicilia e la totale assenza, fino ad oggi, di provvedimenti incisivi da parte del governo nazionale e regionale: ciò ha portato alla esplosione di proteste esasperate, con forme di lotta che stanno causando ulteriori danni all'economia e ai cittadini siciliani. Le ragioni delle imprese rischiano di essere strumentalizzate dalla peggiore politica, e di sfociare in un ribellismo inconcludente aperto anche alle infiltrazioni della criminalità, organizzata e non”.
Palermo, mercoledì 18 gennaio 2012
Nessun commento:
Posta un commento