Il rebus Palermo. Idv, Sel, Federazione della Sinistra, Verdi e Movimenti hanno bocciato la richiesta di un incontro che era stat avanzata dal segretario regionale dei democratici: "Permangono tutte le ragioni di ambiguità rispetto alle alleanze con l'Mpa e il Terzo Polo"
di SARA SCARAFIA Idv, Sel, Federazione della Sinistra, Verdi e i movimenti Sedievolanti e "Piu donnepiùPalermo" dicono no alla proposta segretario regionale del Pd, Giuseppe Lupo, di un incontro tra tutte le forze del centosinistra. Lo hanno ribadito nel corso di un incontro nella sede regionale di Italia dei Valori, a , al quale hanno partecipato anche i candidati Antonella Monastra e Leoluca Orlando. La proposta di Lupo è stata giudicata "inaccettabile, in quanto permangono tutte le ragioni di ambiguità rispetto alle alleanze con l'Mpa e il Terzo Polo e, quindi, priva di alcun elemento di novita'".
Le primarie del centrosinistra tecnicamente sono "congelate": ma il segretario del Pd Giuseppe Lupo pensa già ad accantonarle definitivamente per lavorare alla candidatura al primo turno di Rita Borsellino. Una indicazione che a Lupo sarebbe arrivata direttamente dal coordinatore nazionale del Pd Maurizio Migliavacca e dal leader Pier Luigi Bersani. Da qui la richiesta di un incontro al resto del centrosinistra che ieri è stata rispedita al mittente
Il Pd nazionale teme un nuovo caso Napoli con un effetto boomerang sul consenso. Ma nel Pd siciliano in frantumi scoppia la fronda di chi chiede le consultazioni a ogni costo: "Che il candidato sindaco fosse scelto attraverso le primarie è stato stabilito durante una direzione del partito: se adesso si decide di accantonare le consultazioni deve esserci una nuova presa di posizione degli organismi preposti". Parola di Antonello Cracolici. Il capogruppo del Pd all'Ars, teorico delle alleanze larghe e regista del matrimonio alla Regione con l'Mpa, ci tiene a precisare che lui delle primarie "non è mai stato un fan sfegatato". "Ma non farle, significa rinunciare al Pd. Le primarie, noi, le abbiamo create. E poi serve una cifra minima di coerenza: abbiamo detto di no alle alleanze con il Terzo Polo perché i centristi non volevano partecipare alle consultazioni e adesso proprio noi ci tiriamo indietro?". Per le primarie scende in campo pure il deputato democratico Pino Apprendi: "Si vada avanti: diamo dimostrazione che la battaglia è politica e non personale". "L'ultima direzione provinciale del Pd ha preso una posizione chiara: le primarie sono imprescindibili e chi vince sarà il candidato di tutti", incalza il vice presidente del Consiglio comunale Pd Salvo Alotta.
Tra tutti i candidati è Davide Faraone, deputato Pd, quello che pressa di più perché le primarie si facciano: "Superiamo le divisioni: mi appello ancora una volta a tutti i partiti, da Sel a Idv". Ma gli altri candidati - che pure si dicono disposti a rientrare all'interno delle consultazioni se il tavolo dovesse sbloccarsi - di fatto sono già in campagna elettorale. Ieri Ferrandelli ha trascorso il pomeriggio alla Zisa, mentre la Borsellino di mattina è andata con il consigliere comunale Maurizio Pellegrino a fare un giro al Mercato delle Pulci. Gli sfidanti si preparano al primo turno.
Così come Leoluca Orlando. Ieri l'ex sindaco della Primavera si è tuffato nella città: sabato mattina ha fatto una lunga passeggiata dalla sede di Idv di via Piersanti Mattarella fino al Teatro Massimo. In via Libertà lo hanno fermato a decine. "Io ci sono e resto in campo", dice Orlando. "Altro che fare un passo indietro: piuttosto, per dimostrare che non sono attaccato alla poltrona, sono disposto pure a farmi da parte e a scegliere un mio candidato, un nome nuovo: ma sia chiaro che Idv c'è. La verità è in questo caos gli unici coerenti siamo io e Cracolici. E tutti gli altri? Sono caduti nella trappola dell'ambiguità. Borsellino compresa". Ieri pomeriggio Idv, Federazione della Sinistra, Verdi e movimento Sedievolanti, quello che sostiene la candidatura di Antonella Monastra, hanno definito l'organizzazione dell'assemblea cittadina in programma il 18 febbraio al teatro "Al Massimo": "Lanceremo un programma per la città".
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