Vincenzo Consolo |
I funerali dello scrittore a Sant'Agata, il paese della sua memoria, dove è stato sepolto
Si è riunito alla sua terra lo scrittore Vincenzo Consolo, torna in Sicilia la salma, per i funerali da lui espressamente voluti nella terra natale, da cui mancava solo da questa estate. Ricomponendo così la continua lacerazione della lontananza sincopata dalla sua isola. Una cerimonia a un tempo colma e mesta, quella celebrata nella chiesa del Sacro Cuore e non nella Cattedrale di Sant'Agata di Militello (a Messina), dov'era nato Consolo. Ha scelto la chiesa, vicina alla casa in cui crebbe, luogo della sua memoria. In prima fila commossi il fratello e la moglie Caterina, assieme al nipote Nino Bertoloni Meli, giornalista del "Messaggero". Il parroco Enzo Vitanza, voluto dallo stesso scrittore per celebrare il suo saluto al mondo, ha sottolineato come "il suo esempio di intellettuale e di cittadino sia un'eredità per tutti". Vitanza ha poi letto alcune parole dell'autore che ha scelto per i suoi funerali lo sfondo del dipinto del Sacro Cuore, dove un Gesù scalzo scende i gradini: "E gliene mancano ancora tre per essere a terra tra i bastasi". Presenti alla cerimonia anche l'assessore all'Istruzione Mario Centorrino, in rappresentanza del governo regionale e l'europarlamentare Rita Borsellino.
È intervenuto anche il sindaco, Bruno Mancuso: "Sant'Agata è a lutto. Oltre al nostro cordoglio alla famiglia, anche i ringraziamenti per aver scelto questo luogo per la tumulazione. Non ci mancherà come narratore, i suoi scritti resteranno patrimonio dell'umanità, ci mancherà la sua figura, il suo essere siciliano compresi i contrasti, per noi era un riferimento. Spingeva sempre i giovani a ribellarsi a un sistema e un modo di vivere siciliano che lui non accettava soprattutto rispetto alla politica e alla società civile che riteneva inquinate da una cappa asfissiante di corruzione e malavita". Una lunga coda di persone ha poi seguito la salma lungo la strada principale, fino al cimitero.
(23 gennaio 2012)
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