Il baglio del feudo Verbumcaudo |
Consegnato oggi nell'aula consiliare di Polizzi Generosa il feudo di Verbumcaudo. La Regione siciliana lo ha affidato al consorzio Sviluppo e legalità, che si occuperà della gestione del bene. Già a settembre comparirà sul mercato la prima pasta, col marchio della Regione, prodotta col grano piantato nei 150 ettari di terreno sottratti 25 anni fa alla mafia da Giovanni Falcone. Il passaggio è avvenuto alla presenza dell'assessore Gaetano Armao, del sindaco di Polizzi Patrizio David, del presidente del consorzio Sviluppo e legalità Salvatore Graffato, del segretario della Cgil di Palermo Maurizio Calà, del segretario della Cgil di Petralia Vincenzo Liarda, del presidente dell'Istituto regionale vino e olio Dario Cartabellotta.
"Oggi per la Cgil è una giornata storica, una festa meravigliosa: solo un anno e mezzo fa, nel giugno 2010, eravamo nel feudo a manifestare con un'occupazione simbolica delle terre per evitare che il bene fosse venduto all'asta e potesse tornare nelle mani della mafia - dicono il segretario della Cgil Maurizio Calà e il segretario della Camera del Lavoro delle Petralie Vincenzo Liarda - Grazie alla nostra ostinazione, al concorso delle istituzioni e a quello determinante dell'assessore Armao, oggi il feudo di Verbumcaudo appartenuto ai fratelli Greco non è più un bene disponibile nelle mani della criminalità organizzata".Il feudo, con la consegna, è pronto per il suo riutilizzo produttivo, che creerà sviluppo e occupazione.
"Tutto questo avviene - aggiungono Calà e Liarda - nonostante le minacce e i tentativi di sabotaggio e di discredito che ci sono stati in questi mesi. Per la Cgil è un risultato importante ma non definitivo: le ultime intimidazioni ci inducono a pensare non solo che è stato fondamentale portare a conclusione l'acquisizione del bene a fini sociali ma che da parte delle forze dell'ordine e della magistratura, ma anche della politica e delle forze sociali, deve essere mantenuta alta l'attenzione per contrastare la presenza della mafia nelle Madonie che, a prescindere dalla vicenda legata al feudo di Verbumcaudo, resta molto forte".
L'istituto del vino e dell'olio ha presentato il progetto di gestione di Verbumcaudo diviso in cinque diversi settori produttivi: vino, olio, grano, pomodori e rimboschimento. Cinque settori ognuno dei quali avrà un a disposizione un pezzo del feudo per le coltivazioni autoctone, con l'obiettivo di una produzione di qualità. "Oggi si sancisce la chiusura del percorso dell'affidamento e si avvia una fase nuova. Il consorzio promuoverà la costituzione di una cooperativa in cui lavoreranno giovani delle Madonie, selezionati da un bando, che si dedicheranno alla produzione rurale e al processo che non è solo produttivo ma anche di trasformazione agroalimentare. Il primo prodotto sarà la pasta. Il grano è stato già seminato dall'Università di Palermo. In estate sarà raccolto per produrre nel feudo i primi pacchi di pasta".
L'istituto del vino e dell'olio ha presentato il progetto di gestione di Verbumcaudo diviso in cinque diversi settori produttivi: vino, olio, grano, pomodori e rimboschimento. Cinque settori ognuno dei quali avrà un a disposizione un pezzo del feudo per le coltivazioni autoctone, con l'obiettivo di una produzione di qualità. "Oggi si sancisce la chiusura del percorso dell'affidamento e si avvia una fase nuova. Il consorzio promuoverà la costituzione di una cooperativa in cui lavoreranno giovani delle Madonie, selezionati da un bando, che si dedicheranno alla produzione rurale e al processo che non è solo produttivo ma anche di trasformazione agroalimentare. Il primo prodotto sarà la pasta. Il grano è stato già seminato dall'Università di Palermo. In estate sarà raccolto per produrre nel feudo i primi pacchi di pasta".
La Repubblica, 28.01.2012
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