L'imprenditore Cutrò (al centro) davanti alla Presidenza |
Ignazio Cutro', l'imprenditore antiracket agrigentino vittima del racket che ha iniziato lo sciopero della fame perche' sostiene di rischiare il fallimento per una cartella esattoriale di oltre 85 mila euro, e' stato ricevuto dal presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo. ''Non possiamo accettare che passi un benche' segnale di disattenzione delle istituzioni - ha detto Lombardo, alla fine dell'incontro - nei confronti di chi e' impegnato in prima fila, con coraggio, nella lotta fondamentale alla mafia e al racket delle estorsioni. Accompagneremo passo dopo passo l'imprenditore per fare in modo che, nel rispetto delle previsioni normative a favore dei testimoni di giustizia, vengano sospese le cartelle esattoriali''.
''In ogni caso, qualsiasi intoppo burocratico verra' superato e, se non dovesse essere possibile ottenere la sospensione di questi tributi, - ha aggiunto il governatore - l'amministrazione regionale potra' intervenire direttamente con dei fondi dedicati per garantire la continuita' operativa dell'impresa di Cutro'''. ''Non cerco privilegi, non voglio benefici, ma rivolgo un appello alle istituzioni per far si' che vengano rispettate le procedure per consentirmi di avere il Durc e tornare a lavorare ha detto l'imprenditore - non ho mai espresso alcuna polemica nei confronti di chi, anche con grande affetto e premura, giorno dopo giorno, assicura a me e ai miei familiari il servizio di tutela e protezione''.Ringrazio il Viminale per essere intervenuto sulla mia vicenda''. Il riferimento e' a una nota diffusa in serata dal ministero degli Interni con la quale si precisa che ''Ignazio Cutro' beneficia di tutte le misure previste dalla legge sui testimoni di giustizia''. ''Il predetto - aggiunge la nota - ha ricevuto consistenti elargizioni dal commissario antiracket e antiusura, quale vittima di estorsione, e fruisce di adeguato dispositivo di scorta. Inoltre, la direzione dell'Inps di Agrigento ha fornito ampia disponibilita' al rilascio della documentazione, necessaria per consentirgli di proseguire l'attivita' imprenditoriale''. 'Quanto alla problematica inerente le cartelle esattoriali, di recente segnalata dall'interessato - conclude la nota del Viminale -
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