Forza d'urto: "Non si può mettere in ginocchio la Sicilia più di quanto lo sia già. Ora la lotta si trasferirà a Roma". Situazione migliorata in alcune province, ma resta critica a Catania e Messina, dove il carburante è ancora introvabile e si registrano file chilometriche ai distributori
CATANIA - Forza d'urto ha deciso di sospendere la protesta. Lo ha annunciato uno dei leader del Movimento dei Forconi, Mariano Ferro, spiegando che "non si può mettere in ginocchio più di quando già lo è la Sicilia , non era questo il nostro obiettivo. La protesta non finirà ma la lotta si trasferirà a Roma". Nonostante il termine per il blocco dei tir sia ufficialmente scaduto a mezzanotte, la Sicilia resta in grave difficoltà. Mancano i carburanti, non le file alle aree di servizio. Mentre a Palermo, Caltanissetta, Trapani, Enna, Siracusa e nelle rispettive province molti distributori sono stati riforniti di carburante e si registrano lunghe code di auto, a Catania, Messina, Agrigento le pompe di benzina non sono state rifornite.
POTENZIATA
GELA RESPIRA - A Gela, le principali vie di accesso alla città restano presidiate dai dimostranti, soprattutto contadini e qualche camion, ma la circolazione degli autoveicoli si svolge speditamente. Si notano i primi segnali di un'apparente ritorno alla normalità: i distributori che avevano ancora scorte di carburanti nelle cisterne hanno riaperto le pompe e al petrolchimico, dopo cinque giorni, avvenuto regolarmente il cambio turno del personale addetto alla conduzione degli impianti. In città è ripresa la raccolta della spazzatura, ora che gli auto-compattatori possono raggiungere la discarica di contrada Timpazzo. Il lavoro per sar lungo perch c'è da smaltire l'immondizia accumulatasi in cinque giorni di blocchi. Nei supermercati dagli scaffali ormai vuoti cominciano ad arrivare i primi rifornimenti.
VIA IL BLOCCO A ENNA - Da ieri sera, alle
FERMI AGLI IMBARCADERI 190 CAMION - Prosegue anche oggi il blocco agli imbarcaderi di Villa San Giovanni per i camion diretti in Sicilia in conseguenza dello sciopero dei Tir in atto sull'Isola. Oggi sono saliti a 190 i mezzi pesanti costretti a fermarsi nelle aree di sosta per l'impossibilità di traghettare. Molti camionisti si sono sistemati negli alberghi della zona in attesa che il blocco in Sicilia finisca. La polizia stradale non segnala disagi per gli automobilisti.
LE RICHIESTE DEI FORCONI - Una moneta popolare, il blocco dei prodotti agricoli provenienti dalla Cina e dai Paesi esteri; costo dell'energia elettrica a 0,030 euro; prezzo del gasolio e della benzina a 0,70 euro; attuazione dello Statuto siciliano; rimodulazione del programmo per lo sviluppo regionale (Psr). Sono alcune delle richieste che il Movimento dei Forconi avanza in vista della riunione tra il premier Mario Monti e il governatore della Sicilia Raffaele Lombardo in programma la prossima settimana.
Martino Morsello, uno dei leader dei Forconi, chiede che all'incontro tra Monti e Lombardo siano presenti anche rappresentanti della Comunità europea. Tra le richieste dei contadini ci sono anche lo snellimento della burocrazia regionale e nazionale; fondi per lo sviluppo socio-economico della Sicilia; accesso al credito; blocco dei debiti Equitalia e Serit.
Nessun commento:
Posta un commento