La tavola di Casa Caponnetto a Capodanno |
Quest'anno non siamo in molti ad aver fatto questa scelta. Oltre a me c'è Riccardo, un volontario fiorentino veterano come me dei Campi di volontariato, e due ragazze di Ponte- dera, Paola e Irene, alla loro prima esperienza siciliana. Comunque non saremo soli, ma in compagnia dei nostri amici Corleonesi: i soci della cooperativa Lavoro e Non Solo e i loro familiari. Entrando a Casa Caponnetto mi sento subito a casa. Mi sembra di essermi allontanato solo da pochi giorni. Salvatore mi mostra subito come accendere e spengere la caldaia situata nel sottotetto e si raccomanda più volte di spegnerla l'indomani mattina.
Non possiamo permetterci di sprecare risorse. Da residenza di mafiosi e testimone delle peggiori nefandezze, ora questa casa è un'isola libera che simboleggia la voglia di riscatto morale e di giustizia di un'intero popolo, quindi va salvaguardata e curata con amore. Il 31 mattina, prima dei botti serali, abbiamo il tempo per una rapida visita ai vigneti di Malvello.
Tutto è in ordine. Una vendemmia è passata da poco e tra non molto sarà già tempo di programmare il lavoro per il 2012. Ma non è ora il momento: ci attende il cenone di fine anno! Casa Caponnetto si anima. La sera non siamo più soli. Arrivano i soci della cooperativa con i loro familiari. La tavola si riempie di ogni tipo di pietanza. Dopo antipasti e primi piatti, la pancia già scoppia, ma Franco insiste a portare cibo in tavola. C'è un bel clima e la sensazione è quella di far parte di una bella famiglia. Si festeggia la fine di un altro anno sotto il segno della vitamina L, ed è bello essere a Corleone a farlo, in un luogo simbolo dell'Italia peggiore, ma anche dell'Italia migliore che vuole rinascere dalla parte giusta della barricata.Non possiamo permetterci di sprecare risorse. Da residenza di mafiosi e testimone delle peggiori nefandezze, ora questa casa è un'isola libera che simboleggia la voglia di riscatto morale e di giustizia di un'intero popolo, quindi va salvaguardata e curata con amore. Il 31 mattina, prima dei botti serali, abbiamo il tempo per una rapida visita ai vigneti di Malvello.
E' mezzanotte! Non ci sono festeggiamenti in paese e quindi festeggiamo il nuovo anno in casa e restiamo a veglia in famiglia fino a tarda notte. E' bello anche così. L'indomani, dopo il bis della cena, nel pomeriggio di Capodanno quale miglior modo per celebrare l'inizio del 2012 se non una visita a TeleJato? Pino Maniaci, ormai componente onorario di questa famiglia allargata, lavora anche oggi e ci accompagna in giro per Partinico. Sono felice di aver fatto questa scelta, di aver festeggiato a Corleone l'inizio di questo nuovo anno. Mi sono reso conto, forse per la prima volta, di far parte di una grande famiglia sparsa per tutta l'Italia.
Gabriele Bigongiari
volontario campi di lavoro "Liberarci dalle Spine"
Gabriele Bigongiari
volontario campi di lavoro "Liberarci dalle Spine"
Nessun commento:
Posta un commento