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Da sinistra: Alfano, Bersani, Casini |
Angelino Alfano, ospite in studio con Rosy Bindi a Ballarò, ha retto magnificamente alle notizie che Pagnoncelli, presidente dell’Ipsos, rovesciava sul tavolo del dibattito. Non ha fatto una grinza, né ha derubricato le informazioni come incidenti di percorso o frutto di calcoli sbagliati. I sondaggi dell’Ipsos danno un verdetto amarissimo per il Pdl. La lancetta si è fermata al 24,3, mentre il principale avversario, il Partito democratico, continua a scalare le percentuali, raggiungendo il 28,6 per cento. La forbice si apre ancora di più. In più fra le coalizioni di centrosinistra e di centrodestra, la tendenza è la stessa. Il centrosinistra da solo vince anche in un ipotetico confronto con il centrodestra alleato del Terzo polo. Naturalmente stravince con largo margine se dovesse allearsi con il Terzo polo e con margini “tranquilli” se le tre coalizioni scendessero in campo ognuno per conto loro.
Il Terzo polo incrementa la sua dotazione, giungendo al 17 per cento grazie ai buoni risultati dell’Udc che cresce fino a raggiungere quota 7 per cento, e il Fli che continua a salire dopo essere sprofondato al 2 per cento, con un 4,5. I solisti, invece, nelle intenzioni di voto, manifestano comportamenti dissimili. Mentre il Movimento Cinque Stelle di Grillo supera il quattro per cento (4,2), la Lega scende seppur lievemente fino all’8,6 per cento. Nel centrosinistra sostanzialmente inalterate rispetto alla settimana scorsa i numeri dell’Idv e del Sel, il partito di Di Pietro si assesta sul 7,5 per cento, con un trend di crescita abbastanza buona mentre il Sel perde un punto percentuale, con il 7,1 per cento. Gli scostamenti, comunque, sono dell’ordine di un punto, ma i tempi di maturazione dei giudizi sono assai ristretti, appena una settimana, quindi la tendenza deve essere considerata con grande attenzione.
Silvio Berlusconi sembra vivere in un mondo a parte. Lunedì scorso ai giornalisti che lo “assediavano” a Palazzo di giustizia, ha detto che il suo partito, il Pdl, resta “fortissimo” e le voci di un divorzio della Lega dal Pdl, sono inesistenti. I sondaggi dell’Ipsos e le dichiarazioni di Roberto Maroni, gli danno torto.
Le intenzioni di voto sembrano premiare l’atteggiamento positivo verso il governo del Pd e bocciare la “schizofrenia” del Pdl su Mario Monti e la sua squadra. Una tendenza che trova conferma nell’exploit dell’Unione di centro che raggiunge il 7 per cento e del Terzo polo che si assesta al 17 per cento.
L’Idv, tuttavia, raggiunge buoni risultati, mantenendo il ruolo di partito di lotta e di maggioranza. L’opposizione, senza quartiere premia il Movimento Cinque stelle di Grillo, con una performance del 4,2 per cento, ma non la Lega Nord, che perde consensi quanto il Pdl.
SiciliaInformazioni.it
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