martedì, dicembre 27, 2011

Primarie nel caos, spunta un sondaggio: "Rita Borsellino batterebbe Orlando"

Rita Borsellino
di SARA SCARAFIA
PALERMO - Primarie nel caos: la decisione sulle consultazioni slitta a dopo Capodanno mentre i partiti del centrosinistra continuano a farsi la guerra sull'alleanza con il Terzo Polo. Nei giorni di festa la candidata Rita Borsellino ha lavorato nel tentativo di riunire la coalizione e far celebrare le consultazioni: il 24 dicembre Sel ha prima incontrato Idv ribadendo il no al Terzo Polo. Ma subito dopo il partito di Nichi Vendola ha incontrato anche il Pd di Giuseppe Lupo e, alla fine, ha aperto uno spiraglio per salvare le primarie non precludendo alleanze larghe, ma solo al ballottaggio. 
Intanto spuntano i primi sondaggi sulle intenzioni di voto. Rita Borsellino batterebbe Leoluca Orlando alle primarie ottenendo il 44 per cento delle preferenze contro il 40 dell'ex sindaco della Primavera: è il risultato di una indagine appena commissionata dal Pd alla società demoscopica Swg per studiare l'incognita Orlando. Swg ha intervistato un campione di palermitani "sull'orientamento di voto alle elezioni primarie" con o senza la partecipazione alle consultazioni del portavoce nazionale di Italia dei valori. Secondo i risultati, se alle primarie si candidassero sia la Borsellino che Orlando, l'eurodeputata del Pd otterrebbe il 44 per cento delle preferenze, l'ex sindaco il 40. Il terzo più votato sarebbe Davide Faraone, deputato Pd, con il 9 per cento. Fabrizio Ferrandelli conquisterebbe il 4 per cento, Antonella Monastra il 2, Ninni Terminelli l'un per cento. Gli indecisi  -  che potrebbero ribaltare i risultati  -  sarebbero ben il 23 per cento. 
Se invece alle consultazioni non si presentasse Orlando, la Borsellino otterrebbe ben l'88 per cento, seguita da Faraone con il 6 per cento, da Ferrandelli con il 4, Monastra e Terminelli con l'un per cento. Gli indecisi, in questo secondo caso, sarebbero il 17 per cento. 
 Quello sull'impatto della presenza di Orlando alle primarie sarebbe solo uno dei sondaggi commissionati in queste settimane in vista del voto di primavera: sono tanti i palermitani che hanno ricevuto telefonate sugli orientamenti per le amministrative. Il nodo più urgente da sciogliere è quello della primarie: celebrarle o no? La vigilia di Natale non è stata un giorno di riposo per i partiti del centrosinistra: Sel, Italia dei valori, Federazione della sinistra, Prc e Verdi si sono riuniti e hanno stilato un comunicato stampa di poche righe. "Con riferimento alle primarie ribadiamo che candidati e forze politiche devono escludere ogni ipotesi di accordo al primo turno o al ballottaggio con forze politiche incompatibili, come Mpa e il Terzo Polo". Una presa di posizione netta che sembrava mettere all'angolo il Pd. 
Letta la nota, Giuseppe Lupo, segretario regionale del Pd e big sponsor di Rita Borsellino, ha incontrato il segretario di Sel Erasmo Palazzotto che, dopo un lungo confronto, ha aperto uno spiraglio. "Sì alle primarie ma solo se la coalizione che sceglie il candidato è quella che va a primo turno" è la condizione di Sel che apre all'ipotesi di apparentamenti ma solo al ballottaggio. Sarebbe così Idv a restare isolata, pronta a correre da sola. "Orlando partecipi alle primarie con la Borsellino invece di sabotarle colpendo al cuore il centrosinistra", dice Lupo. Che però deve guardarsi anche in casa: il Pd alleato dal governatore Raffaele Lombardo lo mette alle strette. "Chi cambia idea rispetto a quanto votato dagli organismi di partito li riconvochi", dice Antonello Cracolici, capogruppo dei democratici all'Ars che ricorda che il Pd ha votato "le alleanze larghe". "Tutte le altre sono opinioni personali", dice. Sullo sfondo c'è la possibile candidatura a sindaco del senatore del Pd Beppe Lumia. Ma Sel avverte: "Non ci saranno primarie se le consultazioni devono trasformarsi in un congresso dei democratici". Intanto Fabrizio Ferrandelli organizza una convention il 14 gennaio al cinema Imperia e ribadisce la sua scelta di correre al primo turno: "Io candidato al di fuori dei partiti".
(27 dicembre 2011)

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