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Giuseppe Siviglia |
Palermo, 13 dic. - (Adnkronos) - ''La proposta del prefetto di Palermo, Umberto Postiglione, riguardo alla vendita dei beni confiscati, non e' da sottovalutare''. A dichiararlo e' il sindaco di San Giuseppe Jato (Palermo), Giuseppe Siviglia, che aggiunge: ''Il mio comune fa parte del Consorzio, di cui sono stato due volte presidente. Per questo, riguardo alla questione, mi sento di dire che non bisogna pensare che la vendita dei beni confiscati favorisce i tentativi di infiltrazione mafiosa, perche' cio' significherebbe dubitare delle procedure che lo Stato stesso adotterebbe per questo intervento. In ogni caso, tra l'altro, si potrebbe procedere riconfiscandoli''. Si tratta di un' esigenza dovuta alla grande quantita' di beni sottratti alla mafia dislocati su tutto il territorio nazionale, non sempre tutti produttivi e di facile gestione. "Dopo dieci anni - precisa il sindaco - e' necessario avviare un monitoraggio su tutto il patrimonio confiscato ed assegnato a vario titolo per valutarne la produttivita', ovvero il loro utilizzo finale, previsto a scopo sociale e quindi per la collettivita'. Bisogna quindi constatare che siano in pieno regime di produttivita' e che abbiano creato ricchezza e posti di lavoro, altrimenti - conclude Siviglia - meglio venderli, fidandosi dello Stato''.
(13 dicembre 2011 ore 19.02)
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