sabato, dicembre 10, 2011

Incendio nella pizzeria Impastato a Cinisi

La pizzeria Impastato
Un incendio divampato la notte scorsa ha danneggiato gravemente il magazzino della pizzeria di proprieta' di Giovanni Impastato, 58 anni, fratello di Peppino Impastato, il militante di democrazia proletaria ucciso da Cosa nostra. Il fuoco ha danneggiato i motori delle celle frigorifere e dei condizionatori. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco che hanno domato le fiamme e che oggi faranno un altro sopralluogo per verficarne le cause. Sull'episodio indagano i carabinieri. Il rogo sarebbe di origine accidentale. Lo hanno accertato i Vigili del fuoco che oggi depositeranno la relazione ai Carabinieri della Compagnia di Carini che indaga sull'incendio. Sembra che sia stato un corto circuito, dovuto al sovraccarico per la presenza di numerosi motori per le celle frigorifere, a fare scoppiare l'incendio domato.
«Il Centro Impastato esprime preoccupazione per l'incendio verificatosi la scorsa notte al negozio della famiglia Impastato e chiede che venga fatta chiarezza sulle motivazioni che possono averlo causato. Un altro incendio si era verificato la scorsa estate e gli eventi delle ultime settimane, in particolare gli arresti del 15 novembre scorso, dimostrano che nel teritorio tra Cinisi e Carini le cosche mafiose sono in piena attività. Casa Memoria Felicia e Peppino Impastato di Cinisi e il Centro Impastato di Palermo, in periodi in cui si diceva che, dopo Badalamenti, la mafia fosse scomparsa, hanno sostenuto l'inattendibilità di queste opinioni e hanno avuto la riprova della giustezza delle loro indicazioni con gli arresti dei Lo Piccolo e di molti complici operanti nella zona. Ci auguriamo che anche ora si facciano le indagini necessarie per ricostruire adeguatamente il quadro delle attività criminali e il sistema di relazioni entro cui si svolgono», dice Umberto Santino, presidente del Centro Impastato di Palermo.

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