venerdì, dicembre 02, 2011

Il Laboratorio della Legalità: "Profonda stima e fiducia in Maria Elena Bagarella"

In merito alla notizia che riguarda l’elezione a rappresentante dei genitori nel consiglio di circolo della scuola elementare di Corleone della Signora Maria Concetta Riina, abbiamo rilevato il riferimento al vicepresidente del Laboratorio della Legalità Maria Elena Bagarella, verso la quale viene specificato il legame di parentela con il boss Leoluca Bagarella. Solo in alcuni articoli viene riportato l’impegno sociale a cui il nostro vicepresidente si dedica da anni. Si precisa che il Laboratorio della Legalità ha sempre reso noti, nel proprio sito e non solo, i nominativi del direttivo, non avendo motivo alcuno di nascondere perfino eventuali legami di parentela dei propri membri con esponenti legati al mondo mafioso.
Nel caso specifico del vicepresidente Maria Elena Bagarella, si sottolinea la profonda stima per una persona che da anni si impegna nel sociale e nella formazione alla legalità destinata ai giovani. Onde smentire eventuali allusioni, sottolineiamo il valore aggiunto che la presenza di Maria Elena Bagarella attribuisce all’intero nostro territorio per aver preso distanza da discutibili legami attraverso fatti concreti dedicandosi apertamente alla lotta contro la mafia. In conclusione, si aggiunge che il Laboratorio della Legalità ritiene inopportuna, come ha rilevato il Sindaco di Corleone Antonino Iannazzo, la candidatura della figlia di Riina.
Calogero ParisiPresidente del Laboratorio 
Giuseppe Crapisi
Mario Midulla
Rosanna Mondello
Antonio Moscato
Maurilia Rizzotto
Componenti direttivo

L’associazione Corleone Dialogos dichiara:
Da quando abbiamo iniziato la nostra attività, nel lontano 2002, abbiamo lavorato con Maria Elena Bagarella e con l’associazione che presiede “il Germoglio”. Questa collaborazione continua fino ad oggi, con le battaglie per l’acqua pubblica o per l’assegnazione del centro sociale di Corleone, bene abbandonato da un decennio. Questi sono alcuni esempi concreti della sensibilità di Maria Elena, e dell’associazione che rappresenta, con cui abbiamo condiviso tante iniziative. Ci sembra che il voler citare una lontana parentela possa esser un modo per voler gettare una macchia su una persona che va stimata per il percorso che ha fatto in questi anni.

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