Giuseppe Lupo |
Sia Orlando che Ferrandelli dovrebbero misurarsi con Rita Borsellino, trattandosi di primarie di coalizione, entrambi hanno perciò deciso di glissare. Ferrandelli prepara un’assemblea programmatica, Orlando farà qualcosa di simile al momento opportuno. Ferrandelli rimprovera ad Orlando di non avere mantenuto una delle sue opzioni, il rinnovamento della classe politica, sbarrando il passo ai giovani candidati, cioè allo stesso Ferrandelli. Orlando sostiene che bisognava anzitutto sbarrare il passo a quel centrosinistra che vuole allearsi con il Terzo Polo e Lombardo in Sicilia. L’ex sindaco sostiene anche che le primarie sono una finzione. Un giudizio tranchant, che non viene spiegato. Le primarie, infatti, potrebbe scegliere fra candidati che promuovono l’alleanza con il Terzo Polo, ed altri che sono contrari. Sarebbero gli elettori a decidere chi fermare e chi promuovere. Speculare a questa contrapposizione interna all’Idv, fra Ferrandelli e Orlando, c’è un’altra contrapposizione, fra Rita Borsellino e Beppe Lumia. Tutti e quattro i candidati, a parte la questione Lombardo, provengono dalla stessa “fucina” dell’antimafia, ed è davvero curioso che si trovino a competere l’un contro l’altro. Prevarrà il carisma, l’immagine, il radicamento dei candidati. Ferrandelli conta sul sostegno dei movimenti, Orlando sul carisma e un’antica consuetudine, Rita Borsellino sul “brand” e sulla società civile. Lumia sugli apparati dei partiti e sulla sua attività parlamentare.
28 dicembre 2011
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