Rosa Faragi |
Tre anni fa al ministro Brunetta venne una geniale idea: creare un ente privato di formazione per la selezione del personale degli enti pubblici: il FORMEZ ITALIA. Peccato che tale nuovo ente era una brutta copia di un ente già esistente, il FORMEZ, vecchio carrozzone clientelare della vecchia politica. Il primo risultato di tale geniale idea fu il raddoppio delle spese, perché FORMEZ ITALIA, nonostante fosse una S.P.A. lavora quasi esclusivamente per gli enti pubblici, facendo ciò che prima faceva il FORMEZ, ma con un costo maggiore. Infatti, ogni anno, riceve dallo Stato ben 4,5 milioni di euro. Avendo come faro nella sua azione di governo i concetti di competenza e professionalità, il ministro sceglie il meglio: come presidente viene nominato il dott. Secondo Amalfitano di professione geologo e grande amico del ministro Brunetta; infatti, in qualità di ex sindaco di Ravello, ha celebrato le nozze del ministro. Cosa c’entra un geologo con la selezione e la formazione del personale rimane un mistero.
Probabilmente il dott. Amalfitano ha delle grandi qualità nascoste visto che riceve ogni mese 20.000 euro al lordo, abita un appartamento al centro di Roma pagato dall’ente ed ha a disposizione una carta di credito per spese di rappresentanza (a carico dell’ente). A fianco del presidente, dopo accurata selezione, viene cooptato nel consiglio di amministrazione il dott. Paolo Giovanni Bernini, ex consigliere del ministro Lunardi. Peccato che tale scelta non si rileva fortunata visto che recentemente il dott. Bernini si trova agli arresti domiciliari per avere intascato una mazzetta per un appalto per le fornitura alle mense scolastiche. A causa di tale spiacevole incidente è stato costretto a dimettersi da assessore del comune di Parma. Per consolarlo il FORMEZ ITALIA gli ha aumentato lo stipendio, da 4.000 a 7.000 euro. Un'altra colonna di tale ente è certamente l’avv. Salvatore Castellaneta, membro del collegio sindacale e amico di Gianpaolo Tarantini. Attualmente non può contribuire come vorrebbe alla crescita dell’ente perché, insieme al suo amico Tarantini, è indagato per associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione. Ci viene spontanea una domanda? Come è possibile affidare a un ente come il FORMEZ ITALIA la selezione dei futuri dirigenti scolastici? Eppure l’ ex ministro alla Pubblica istruzione Maria Stella Gelmini lo ha fatto. Nello spirito della trasparenza, dell’efficienza e della meritocrazia, viene messo in piedi un mega concorso con tanto di test preselettivi e prova scritta. Il risultato è degno delle peggiori sceneggiate. Delle 5000 domande che avrebbero permesso una prima selezione, elaborati dalle fervide menti degli esperti del FORMEZ ITALIA, più del 30% erano sbagliate o mal formulate, spesso anche in un approssimativo italiano. Molte domande inoltre avevano più possibilità di risposte esatte; probabilmente si voleva valutare le capacità paranormali dei concorrenti che doveva indovinare quale risposta era “più esatta”. Per garantire la trasparenza tutti gli elaborati sarebbero stati corretti, in diretta, sotto, l’occhio di una telecamera, da un elaboratore ottico. L’idea era buona, i risultati molto meno. Al di là delle immagini confuse e prive di alcun significato (assistere in diretta alla colazione di qualche commissario non ci sembra che dimostrasse gran che) anche l’elaboratore ottico probabilmente era stato selezionato con gli stessi criteri dei dirigenti di FORMAZ ITALIA. Infatti i TAR regionali sono stati invasi da ricorsi di concorrenti inferociti che sostenevano che la correzione dei propri elaborati era sbagliata. Alcuni di loro, i più audaci, si sono permessi di inviare al ministero una dettagliata relazione sugli errori della correzione ottica, specificando quali risposte l’elaboratore aveva “letto” male o non aveva letto del tutto. Nonostante tali ricorsi il TAR Lazio ha rigettato tutti i ricorsi senza una motivazione accettabile. Così qualche giorno fa si è svolta la seconda prova scritta in sede regionale. Anche qui si è assistito a scene tragi-comiche con concorrenti che arrivavano alla sede concorsuale trascinando pesanti valigie roller pieni di libri che tranquillamente consultavano durante la prova, senza che nessuno dei commissari avessero niente da eccepire, (anche lì qualcuno ha eccepito a dire il vero e ha espulso dalla prova alcuni candidati, ma, altri, alle stesse condizioni, proseguiranno nella selezione); tali scene sono l’immagine significativa di un concorso nato male e concluso anche peggio. Ora il Consiglio di Stato valuterà a giorni la validità dei ricorsi. Se, come sembra, si entrerà nel merito di tali ricorsi, per il concorso si aprirà la procedura di annullamento. Non è possibile infatti che la selezione dei futuri dirigenti scolastici venga lasciata nelle mani di tanti incompetenti, per non dire di peggio. Appena sarà chiusa questa penosa vicenda,vorremo chiedere all’ex ministro Brunetta, chi pagherà per tutto questo?
Rosa Faragi
domenica 25 dicembre 2011
Nessun commento:
Posta un commento