Massimo Ciancimino |
Il gip ha sottolineato l'affievolimento delle esigenze cautelari. Parere contrario è stato espresso dalla Procura. Fissato, però, a carico del figlio dell'ex sindaco mafioso di Palermo, l'obbligo di dimora a Palermo. A casa di Ciancimino, su indicazione dello stesso Ciancimino, furono trovati 13 candelotti di gelatina da cava, "in pessimo stato di conservazione", avevano sottolineato gli esperti della polizia scientifica e degli artificieri. "La pericolosità - è scritto nelle relazioni tecniche - era accentuata dalla presenza di numerosi detonatori sparsi all'interno dello stesso sacchetto". I detonatori erano 21 e c'erano poi 5 metri e 34 centimetri di pentrite, esplosivo ad altissimo potenziale, e altri tre spezzoni di miccia lunghi un metro e 83. Materiale con "caratteristiche - fu ancora scritto - atte a provocare un'esplosione equiparabile alle conseguenze cagionate dall'impiego di armi da guerra".
(La Repubblica, 19 dicembre 2011)
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