Gli uffici della Regione Sicilia a Bruxelles |
Le delibere sono state impugnate dal Cobas/Codir davanti il Tar di Palermo “in quanto – scrivono i sindacati – palesemente illegittime sia per assenza di motivazioni che per non avere seguito le procedure delle leggi che prevedono espressamente il confronto con le organizzazioni sindacali”. “Oggi – sottolinea il sindacato – sono state notificate al personale le note di trasferimento verso altri uffici regionali in Sicilia, senza rispettare l’emissione del giudizio cautelare pendente presso il Tar, la cui udienza è prevista a fine di questo mese. Con questo ulteriore atto il presidente ha finalmente fatto chiarezza sul suo reale progetto per Bruxelles: spendere 3 mln fra acquisto e abbellimenti vari per una sede di quasi mille metri quadrati per assegnare in servizio solo tre dipendenti di ruolo: una dirigente, un istruttore e un funzionario. Costo dell’acquisto un mln a dipendente: ecco l’affare del secolo per la Regione e per i contribuenti siciliani”. lunedì 14 novembre 2011
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Bruxelles, la replica della Regione: “Abbiamo ridotto i costi della sede”
“Nella crociata contro la sede di Bruxelles, la ricostruzione del sindacato Cobas/Codir e’ probabilmente faziosa, ma di sicuro parziale. Il sindacato omette di citare un dato fondamentale: il canone di locazione che l’amministrazione regionale pagava per la vecchia sede. Basta fare due semplici conti per dimostrare come l’investimento, portato avanti dall’amministrazione nell’acquistare per 2,7 milioni di euro la sede di Rue Belliard a Bruxelles, corrisponde a circa sei anni di locazioni, un costo fisso che non avrebbe generato alcun diritto alla proprieta’. Questo immobile arricchisce il patrimonio della Regione ed e’ un investimento redditizio anche per la sua prossimita’ alle sedi delle istituzioni europee a Bruxelles”.
Lo afferma il dirigente generale del dipartimento regionale della Funzione pubblica e del personale, Giovanni Bologna, in merito alle accuse del sindacato Cobas/Codir sull’acquisto, da parte della Regione, della sede di rappresentanza a Bruxelles. Il Cobas/Codir, dopo avere contestato presunti sprechi, accusa l’amministrazione regionale della procedura di riduzione del personale che opera a Bruxelles.
“E’ evidente come questa prassi – continua Bologna – corrisponda a una ferrea logica di riduzione dei costi, perche’, come il sindacato sa e omette di raccontare, la riduzione del personale comporta ingenti risparmi sulle indennita’ per i dipendenti, optando di avvalersi di quelle collaborazioni esterne, chiaramente previste per legge, che consentono all’ufficio una piena operativita’”.
“E’ abbastanza singolare, infine, – conclude Bologna – la coincidenza temporale del j’accuse del Cobas/Codir, insorto contro collaboratori, acquisti di sedi e riduzioni di personale, da quando la giunta regionale ha adottato un sano provvedimento che consente di percepire le indennita’ soltanto per i giorni di effettiva presenza”.
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