giovedì, novembre 10, 2011

Palermo, piano di Confindustria: "Ecco come cambiare la città"

Cinquecento milioni di euro di investimenti, 3,7 milioni di metri quadri di nuovo verde. Le aree interessate sono il nuovo stadio, la Fiera del Mediterraneo, da trasformare in centro congressi e shopping, il mercato ortofrutticolo, il mercato ittico, un acquario, la grande area verde adiacente denominata piazza Einstein, i capannoni della Zisa, e un urban Center nella zona del Politeama.PALERMO - Un piano di investimenti di 500 milioni di euro e 3,7 milioni di metri quadri di nuovo verde a Palermo. Eccolo, il volto nuovo del capoluogo siciliano secondo la proiezione di Confindustria Palermo che ha predisposto un masterplan sullo sviluppo della città, "sullo sfruttamento intelligente delle sue infinite e spesso nascoste risorse".
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, anche se le anticipazioni date ai giornalisti sui progetti sono state poche e verranno date nei prossimi giorni. Tra queste il recupero delle periferie, il rispetto "imprescindibile dei principi di legalità", e "l'esaltazione del nostro primo valore aggiunto, cioè i giovani". Le aree interessate sono il nuovo stadio, la Fiera del Mediterraneo, da trasformare in centro congressi e shopping, il mercato ortofrutticolo, il mercato ittico, un acquario, la grande area verde adiacente denominata piazza Einstein, i capannoni della Zisa, ma anche un urban Center nella zona del Politeama.
Confindustria Palermo si è rivolta, per la redazione del masterplan, all'architetto Gianluca Peluffo, che ha lavorato al masterplan di Marsiglia. "La città francese -ha detto il presidente di Confindustria Alessandro Albanese- ha ritrovato una nuova identità proprio attraverso un piano strategico e noi abbiamo pensato di fare la stessa cosa a Palermo". Il masterplan sarà proiettato sabato sera alle 20;30 sul prospetto del teatro Politeama di Palermo. "Questa volta non parlerà la politica che dovrà stare ad ascoltare -ha spiegato Albanese- il nostro non vuole essere un decalogo per la politica, ma un progetto per le imprese. Il masterplan è un inizio per la riqualificazione di Palermo in sette punti". E ha ribadito che "devono partire i bandi internazionali. Da un masterplan sono rinate città grandi come Marsiglia ed è questo il nostro piano". Il piano di investimento è di 500 milioni di euro.
"E' un manifesto tecnico-pratico per la città di Palermo e per chi la dovrà governare -ha proseguito Albanese- Questa è una proposta molto importante per la rinascita sociale, culturale ed economica di Palermo". E il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ospite d'onore della conferenza stampa di oggi, ha ribadito che "se questo progetto troverà interlocuzioni importanti nelle amministrazioni e nelle istituzioni può davvero costituire la svolta. Se parte Palermo può voltare tutta la Sicilia". Poi, da Lo Bello è arrivata una stoccata alle municipalizzate come la Gesip, che "sono state un vero disastro per Palermo, che invece ha bisogno di servizi di alta qualità". A coordinare il masterplan è Fabrizio Bignardelli. Per il presidente dei giovani di Confindustria Palermo, Marcello Cacace, "non è il libro dei sogni, questa volta no. Ci crediamo e faremo di tutto affinché i progetti possano essere realizzati in poco tempo".

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