Cinquecento milioni di euro di investimenti, 3,7 milioni di metri quadri di nuovo verde. Le aree interessate sono il nuovo stadio, la Fiera del Mediterraneo, da trasformare in centro congressi e shopping, il mercato ortofrutticolo, il mercato ittico, un acquario, la grande area verde adiacente denominata piazza Einstein, i capannoni della Zisa, e un urban Center nella zona del Politeama.PALERMO - Un piano di investimenti di 500 milioni di euro e 3,7 milioni di metri quadri di nuovo verde a Palermo. Eccolo, il volto nuovo del capoluogo siciliano secondo la proiezione di Confindustria Palermo che ha predisposto un masterplan sullo sviluppo della città, "sullo sfruttamento intelligente delle sue infinite e spesso nascoste risorse".
Il progetto è stato presentato nel corso di una conferenza stampa, anche se le anticipazioni date ai giornalisti sui progetti sono state poche e verranno date nei prossimi giorni. Tra queste il recupero delle periferie, il rispetto "imprescindibile dei principi di legalità", e "l'esaltazione del nostro primo valore aggiunto, cioè i giovani". Le aree interessate sono il nuovo stadio, la Fiera del Mediterraneo, da trasformare in centro congressi e shopping, il mercato ortofrutticolo, il mercato ittico, un acquario, la grande area verde adiacente denominata piazza Einstein, i capannoni della Zisa, ma anche un urban Center nella zona del Politeama.
Confindustria Palermo si è rivolta, per la redazione del masterplan, all'architetto Gianluca Peluffo, che ha lavorato al masterplan di Marsiglia. "La città francese -ha detto il presidente di Confindustria Alessandro Albanese- ha ritrovato una nuova identità proprio attraverso un piano strategico e noi abbiamo pensato di fare la stessa cosa a Palermo". Il masterplan sarà proiettato sabato sera alle 20;30 sul prospetto del teatro Politeama di Palermo. "Questa volta non parlerà la politica che dovrà stare ad ascoltare -ha spiegato Albanese- il nostro non vuole essere un decalogo per la politica, ma un progetto per le imprese. Il masterplan è un inizio per la riqualificazione di Palermo in sette punti". E ha ribadito che "devono partire i bandi internazionali. Da un masterplan sono rinate città grandi come Marsiglia ed è questo il nostro piano". Il piano di investimento è di 500 milioni di euro.
"E' un manifesto tecnico-pratico per la città di Palermo e per chi la dovrà governare -ha proseguito Albanese- Questa è una proposta molto importante per la rinascita sociale, culturale ed economica di Palermo". E il presidente di Confindustria Sicilia, Ivan Lo Bello, ospite d'onore della conferenza stampa di oggi, ha ribadito che "se questo progetto troverà interlocuzioni importanti nelle amministrazioni e nelle istituzioni può davvero costituire la svolta. Se parte Palermo può voltare tutta la Sicilia". Poi, da Lo Bello è arrivata una stoccata alle municipalizzate come la Gesip, che "sono state un vero disastro per Palermo, che invece ha bisogno di servizi di alta qualità". A coordinare il masterplan è Fabrizio Bignardelli. Per il presidente dei giovani di Confindustria Palermo, Marcello Cacace, "non è il libro dei sogni, questa volta no. Ci crediamo e faremo di tutto affinché i progetti possano essere realizzati in poco tempo".
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