Fabrizio Ferrandelli |
"In questo momento non mi interessa il dibattito sulle alleanze politiche ma sui contenuti e i programmi. Per questo preferisco andare in giro e incontrare la gente, sentire di cosa i palermitani hanno bisogno".
Qual è il suo rapporto con il Italia dei valori e con Leoluca Orlando, nella sua duplice veste di portavoce nazionale del partito e possibile suo rivale alle primarie del centrosinistra?
"Continuo a partecipare a tutti gli incontri promossi dal mio partito e a svolgere con passione il ruolo di capogruppo del partito in Consiglio comunale. Con Leoluca Orlando non esiste alcuna frattura, nonostante quel che si pensa, ma diversamente da lui non credo che sia prioritario trovare la formula perfetta per battere il centrodestra la prossima primavera. Preferisco concentrarmi sui contenuti del programma elettorale, che tra l’altro io e Leoluca condividiamo quasi interamente".
Lei ha sempre dichiarato di essere espressione della società civile. Cosa ne pensa della candidatura di Rita Borsellino alle primarie che è stata appena ufficializzata. Non ha anche lei quella stessa provenienza?
"Penso che la candidatura di Rita abbia l’importantissimo merito di consentire che si facciano le primarie per scegliere il candidato del centrosinistra a sindaco di Palermo. Fino a pochi giorni fa avevo il timore che fossero i vertici dei partiti a scegliere il nome di chi sfiderà il centrodestra in primavera. Il limite della candidatura della Borsellino è però che è un nome scelto da Roma: le ha telefonato il segretario del Pd Bersani per proporle la candidatura. Io invece sono stato scelto direttamente da un gruppo ampio ed eterogeneo di palermitani".
Non pensa che la folta schiera di candidati alle primarie, della quale fa parte, possa spaventare e confondere l’elettorato?
"Non penso che la pluralità di opinioni possa generare confusione. Sono invece convinto del fatto che tutte le proposte per il futuro di Palermo sono utili e positive e costituiscano un arricchimento per il dibattito politico. Il 29 gennaio i palermitani sceglieranno il loro candidato e io accetterò la loro decisione con serenità. Se non dovessi vincere sosterrò con convinzione la coalizione di centrosinistra".
Non crede che l’elettorato palermitano moderato possa non fidarsi della sua candidatura?
"Basta vedere i nomi di chi ha proposto la mia candidatura per capire che non è così. I miei sostenitori vanno da don Gianni Notari al direttore di Banca etica a esponenti della piccola imprenditoria palermitana. Si tratta di un gruppo eterogeneo che ha deciso di ripensare insieme al futuro di Palermo. Credo quindi che la mia candidatura possa rappresentare una sintesi credibile di tutte queste componenti".
SiciliaInformazioni, 02 novembre 2011
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