Rita Borsellino |
Il Partito democratico «scarica» Rita Borsellino? Sono sempre più insistenti le voci di una candidatura alternativa a quella della Borsellino, ovvero una personalità favorevole ad accordi con il Terzo polo. Alla fine, dunque, il duo Cracolici-Lumia potrebbe spuntarla e alle amministrative verrebbe proposto il «modello» che finora ha governato alla Regione. A che prezzo però? Quasi sicuramente una spaccatura all'interno del centrosinistra: Idv e Sel sono pronti ad abbandonare il Pd, che però non è intenzionato a rinunciare alle primarie. Primarie che non piacciono al Terzo polo, se si eccettua l'Mpa di Lombardo. Ieri l'Udc ha ribadito il suo «no» a questo tipo di consultazioni. Senza però rinunciare ad un accordo con i democratici, che potrebbe essere formalizzato qualora si andasse al ballottaggio.
Sul nome da proporre ancora non c'è convergenza: i partiti che compongono il Terzo polo stanno valutando le eventuali candidature di Gaetano Armao, Caterina Chinnici e Massimo Russo. Nomi che starebbero bene anche all'area del Pd che fa riferimento all'onorevole Cracolici e al senatore Lumia. «Per governare Palermo serve una coalizione forte. Auspichiamo delle larghe intese, eccezion fatta per il Pdl e il Pid", ha detto Totò Lentini, coordinatore provinciale dell'Udc, al termine di una riunione in cui è stata ufficializzata l'adesione allo scudocrociato del consigliere comunale Ivan Di Trapani e dell'ex deputato regionale Armando Aulicino. Le primarie tengono banco anche nel centrodestra. «Vogliamo un tavolo di confronto immediato per le prossime amministrative - ha sottolineato Gianfranco Miccichè, leader di Grande Sud - questo è l'ultimo appello. Se ci proporranno ancora questa idiozia delle primarie, noi andremo da soli. Il centrodestra non le ha mai fatte e in 20 anni abbiamo sempre stravinto, perché abbiamo sempre messo le persone giuste al posto giusto. Quindi, niente primarie, ma un tavolo unico e un accordo complessivo che parta dalle prossime amministrative e arrivi alle regionali. In ogni caso deve essere chiaro che Grande Sud è candidata al governo della Regione, comunque». Quindi Miccichè ha aggiunto: «In Sicilia, come nel resto d'Italia, il rapporto tra Grande Sud e Pdl determinerà risultati importanti. Noi vogliamo restare nel centrodestra, alleati del Popolo della libertà, ma il movimento di via dell'Umiltà abbandoni la vecchia logica del correntismo, diventi un partito vero e ci dica cosa vuole fare».
Nel dibattito politico ieri è intervenuto in sordina anche il sindaco uscente Diego Cammarata, che ha detto: «Mi auguro che ci sia una campagna elettorale civile e che si guardi agli interessi di Palermo. Bisogna mettere da parte la litigioistà fine a se stessa per contrapporsi invece sui temi centrali della nostra città».
Intanto ieri, in un noto teatro cittadino, si è tenuta una manifestazione pubblica organizzata dai circoli, le associazioni e i movimenti che sostengono il progetto «Oltre l'appartenenza… per una nuova primavera di Palermo», promosso dal senatore Carlo Vizzini (Psi), che auspica una «grande intesa» per le prossime amministrative. Secondo Antonio Matasso, componente della direzione nazionale del Psi e segretario provinciale del partito, che ha sposato il Vizzini pensiero è «necessario tornare ad offrire ai palermitani strumenti per riconquistare la propria libertà e propositività, non nel rifiuto delle diverse appartenenze ideologiche, ma certamente di tutte quelle conformistiche».
27/11/2011
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