venerdì, novembre 04, 2011

Davide Faraone (Pd), candidato a sindaco della città: "Nel 2012 Palermo sarà Capitale Europea dell’Innovazione"

Davide Faraone
Palermo, 4 novembre 2011 - “Palermo nel 2012 sarà la capitale europea dell’Innovazione e da Commodore 64 si trasformerà in Ipad: wi-fi libero e gratuito in 25 piazze della città; un sito del Comune che diventi un social network; una pen drive 'e-friend' per ogni cittadino per richiedere da casa i certificati; un sistema telematico che consenta di abolire la carta; l'utilizzo di software open source in ogni ufficio per abbattere i costi e il telerilevamento computerizzato per contrastare le illegalità, Pec, firma digitale e finalmente l’anello telematico". Lo ha detto Davide Faraone, deputato regionale del Pd all’Assemblea regionale siciliana e candidato a sindaco di Palermo, annunciando così un altro dei suo punti programmatici.
“Trasformare Palermo in una città digitale - ha aggiunto - non è solo una questione di modernità; le nuove tecnologie sono la risposta per abbattere i costi della politica e stare più vicini ai cittadini. Con le nuove tecnologie le amministrazioni comunali diventano più efficienti e più trasparenti: i cittadini possono controllare meglio i politici che hanno eletto, per esempio, con la diretta streaming delle sedute d’aula e delle giunte, intervenire, verificare presenze e assenze e i loro redditi attraverso il sito del comune”.
“C’è soprattutto un risparmio economico non irrilevante - ha continuato Faraone - per le casse comunali: il comune di Palermo ogni anno spende per la carta più o meno 200 mila euro, cifra che arriva a 1 milione di euro sommando anche le società partecipate; per i software circa 2 milioni di euro, per non parlare dei costi per i cittadini in termini di tempo e di denaro per andare in un ufficio a richiedere un certificato”.
“L’agenda digitale che ho in mente - ha concluso - è a costo zero e sarà una delle mie prime iniziative. C’è una società che è distante anni luce dalla burocrazia e dalla politica. E’ più veloce, parla con altri linguaggi e invoca efficienza, democrazia e partecipazione. E non sono solo giovani. Quando mi chiedono cosa ci farà un’anziana con la pen drive io gli rispondo che, ogni volta che le servirà un certificato, sicuramente presterà la sua penna al nipote che, in 30 secondi, esaudirà tutti i suoi desideri. La politica che si connette con la società avrà solo da guadagnarci e la rete è il presupposto della nuova e buona politica”.

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