È davvero originale e interessante l’Agenda dell’Antimafia 2012, curata da Umberto Santino e Anna Puglisi, per conto del Centro Siciliano di Documentazione “Giuseppe Impastato” di Palermo (Edizioni Di Girolamo, Trapani). Raccoglie, infatti, il contributo di 46 vignettisti, che hanno messo a disposizione gratuitamente oltre 160 vignette satiriche, con cui si mette alla berlina la mafia e i suoi intrecci col potere politico, col potere economico e con la società. A vincere in generosità, però, è stato Franco Donarelli, che di vignette ne ha donate 26. C’era anche lui, venerdì sera al Teatro Atlante, nel centro storico di Palermo, alla presentazione ufficiale dell’Agenda, fatta da Santino e Puglisi. E con loro c’erano anche Preziosa Salatino, che ha letto alcuni brani, ed Emilio Ajovalasit, che l’accompagnava con la fisarmonica.
«Abbiamo voluto usare la satira per questa nuova edizione dell’Agenda dell’Antimafia – ha detto il presidente del Centro Impastato – perché essa ha il potere di demistificare la mafia, di ridicolizzarla. Una vera e propria operazione di igiene mentale…».
Una risata la seppellirà, allora? «Il punto interrogativo è d’obbligo – secondo Santino – ma è certo che la satira ha dato e può dare un contributo essenziale per demistificare il mito della mafia, depurandola dai luoghi comuni (su tutti quello secondo cui i suoi affiliati sarebbero “uomini d’onore”), ridicolizzandola e mostrandola per quella che è: un’organizzazione criminale, feroce e sanguinaria, e denudando i suoi rapporti con un potere troppo spesso connivente, capace di reagire solo di fronte a grandi delitti e alle stragi, ma senza andare fino in fondo, perché si condannerebbe a un radicale rinnovamento». «Le mie vignette – ha spiegato Donarelli - non nascono per far ridere qualcuno, ma per colpire noi stessi che spesso accettiamo passivamente la subcultura mafiosa. Cerco di cogliere il senso tragico delle cose, per sorriderne…». Nella carrellata di satira contro la mafia, oltre alla firma di Donarelli, vi sono anche quelle di Allegra, Armentario, Audisio, Bertolotti e De Pirro, Biani, Bonfatti, Calandi, Cardelli, Carino, Castellani, Ceccon, Ciantini, Contemori, Corvi, Creanza, De Angelis, Della Bella, Elle Kappa, Fasan, Ferrari, Frago, Franzaroli, Fricca, Frosini, Giox, Giuliano, Grillenzoni, Melanton, Migneco e Amio, Minoggio, Mora, Nardi, Natali, Natangelo, Olivieri, Origone, Presciutti, Ricciardi, Scalia, Scapigliati, Spezi, Staino, Superbi, Tartarotti e Vanessi. «L’Agenda 2012 – ha detto ancora Santino – propone una succosa galleria di artisti, tra i più lucidi e corrosivi, con l’augurio che in un contesto segnato dalla volgarità ed arroganza di marca berlusconiana e leghista, un’antropologia della barbarie postmoderna, la satira possa aiutarci a chiudere questa pagina desolante della storia d’Italia ed aprirne una nuova». Molte delle vignette satiriche dell’Agenda dell’Antimafia 2012 erano esposte in una mostra nei locali del Teatro Atlante. E vi sono rimaste fino a domenica sera.
Dino Paternostro
Nessun commento:
Posta un commento