Alessandro Lo Presti, l'arrestato |
Il Carabiniere si poneva all’inseguimento della stessa, che tuttavia a causa della forte velocità, perdeva di vista. Subito dava l’allarme alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Carini, la quale immediatamente dava la nota di ricerca dell’autovettura, predisponendo il servizio di ricerca. Così che una pattuglia della vicina Stazione Carabinieri di Capaci, si posizionava sul cavalcavia dell’autostrada, con direzione Palermo osservando il traffico autostradale, quando verso le ore 02:30 notava transitare a forte velocità l’autovettura da ricercare. Subito l’equipaggio di Capaci si poneva all’inseguimento, senza mai perdere di vista l’autovettura inseguita, quando giunti in viale Regione Siciliana, all’altezza del Centro Commerciale “Grande Migliore” di Palermo, la vettura inseguita veniva affiancata ed al conducente veniva intimato l’alt. Di li l’inseguimento continuava per le vie di Palermo, dove l’autovettura inseguita, a fari spenti, imboccava più vie in contro senso del quartiere C.E.P., Michelangelo e Borgo Nuovo. Giunti in via Alibrandi, una strada senza uscita, l’autovettura arrestava la marcia collidendo contro il marciapiede e causando lo scoppio di un pneumatico. Durante le fasi dell’intervento, il conducente ed il passeggero seduto sui sedili posteriori, continuavano la fuga a piedi dileguandosi per le vie adiacenti, mentre il passeggero seduto sul sedile anteriore, poi identificato in Alessandro Lo Presti nato a Palermo, classe 1992 e residente a Monreale (PA) in via S.P. 57 veniva bloccato. All’interno dell’autovettura veniva rinvenuto un “piede di porco” ed un cacciavite di grosse dimensioni a punta piatta. Conclusi gli accertamenti in Palermo, il soggetto veniva condotto presso la stazione Carabinieri di Cinisi. Il Lo Presti veniva riconosciuto senza ombra di dubbio nell’autore del furto e veniva tratto in arresto. Il “ piede di porco” ed il “cacciavite” venivano sottoposti a sequestro. Celebrato il rito direttissimo, l’arresto veniva convalidato e il LO PRESTI condannato a sei mesi di reclusione con pena sospesa. Le ricerche dei Carabinieri continuano onde identificare anche gli altri complici.
Palermo, 18 novembre 2011
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