Giovanni Vitale |
Coinvolto anche un consigliere comunale, Pietro Di Trapani, 67 anni, eletto nel 2008 nelle file del Popolo delle liberta'. E' stato raggiunto da un avviso di garanzia firmato dal procuratore aggiunto Antonio Ingroia e dal pm Francesco Del Bene per concorso esterno in associazione mafiosa. E' in corso la perquisizione nella sua abitazione. Sembra che Di Trapani abbia frequentato esponenti del clan Vitale. Secondo i magistrati della Dda di Palermo il consigliere comunale sarebbe stato "a disposizione" del clan mafioso di Partinico, retto ancora dal clan Vitale. Di Trapani e' stato intercettato e pedinato per mesi. Da qui gli investigatori hanno scoperto che il politico "frequentava esponenti mafiosi" appartenenti al clan del boss Vito Vitale. "Di Trapani era a disposizione per le richieste piu' banali -spiegano gli inquirenti- faceva singoli favori ad esponenti mafiosi". Non solo. Di Trapani, sempre secondo l'accusa, sarebbe anche intervenuto, e' ancora al vaglio a che titolo, ad una gara d'appalto per la realizzazione di un complesso immobiliare. Tra i destinatari dell'ordinanza di custodia cautelare c'e' anche Giovanni Vitale, figlio del boss Vito Vitale, che sta gia' scontando una pena in carcere per mafia.
SiciliaInformazioni, 22 novembre 2011
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