Giuseppe La Barbera |
A Baucina, piccolo centro dell’entroterra palermitano, i militari della locale Stazione hanno tratto in arresto Giuseppe La Barbera, di Baucina, pensionato, per i reati di impossessamento illecito di beni culturali e reperti archeologici appartenenti allo Stato, violazioni in materia di ricerca archeologica, detenzione illegale di arma clandestina e munizionamento, ricettazione. Nel corso della perquisizione domiciliare, all’interno del garage, in un vano abilmente occultato dietro cataste di mattoni, il personale operante ha rinvenuto 150 reperti archeologici (vasi in ceramica, corredi funebri, lucerne, colonnette, pesi da telaio) di produzione greca, risalenti al V secolo. a.C. Nel corso del controllo è stata anche rinvenuta una revolver cal. 38, con matricola abrasa, di 600 colpi, il tutto ben nascosto in un armadio della camera da letto, tra capi di biancheria. La quantità e la qualità della merce rinvenuta fa ipotizzare che il La Barbera possa essere un “tombarolo” che operi di notte, eventualmente anche armato, nel parco archeologico sito in località Monte Falcone del comune di Baucina.
I reperti archeologici recuperati |
Sul posto sono intervenuti tempestivamente i militari del Nucleo Carabinieri Tutela Patrimonio Culturale di Palermo, con l’ausilio di personale specializzato della Sovraintendenza dei Beni culturali di Palermo per repertare e catalogare tutto il materiale rinvenuto stimato in 300.000 euro, il cui valore sul mercato nero diventerà almeno il doppio. Il Reparto Specializzato dell’Arma dei Carabinieri proseguirà ora l’attività di indagine al fine di accertare esistenza di un traffico illecito di reperti archeologici e di identificare eventuali complici.
Palermo, 19 novembre 2011
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