di Accursio Sabella Quasi duemila assunzioni dal 2008 a oggi. Nonostante una delibera del governo del 30 ottobre di tre anni fa, avesse imposto il divieto di assunzione. Succede nella “Regione parallela” delle società partecipate, dove si è continuato a stipulare contratti di ogni tipo, in barba alle disposizioni dell’esecutivo. La denuncia è del sindacato Cobas Codir che, nell’annunciare di rivolgersi alla Corte dei conti, parla di incarichi dati sottobanco ai “soliti noti”. Nonostante quella delibera (la numero 221), insomma, nelle partecipate, da molti considerate dei veri carrozzoni inutili e costosi, si è andato avanti come se niente fosse. Eppure il testo del documento sottoscritto dalla giunta era chiaro. Tra le altre cose, infatti, la delibera dispone il divieto, per gli enti pubblici e le società partecipate “di bandire concorsi, effettuare selezioni di personale, indipendentemente dalla qualifica o funzione da ricoprire, nonché di procedere all’assunzione di personale a tempo determinato o indeterminato ovvero a promozioni”.
“Evidentemente, ancora una volta, – scrivono in una nota i Cobas - i divieti sembrano essere rivolti ai disoccupati siciliani senza ’santi in Paradiso’ o ’senza genitori o senza parenti dirigenti generali, sindaci o assessori. Molte società partecipate, infatti, – aggiungono – senza alcuna evidenza pubblica, hanno elargito denaro pubblico attraverso assunzioni camuffate da consulenze e contratti a progetto”.
Scendendo nel dettaglio, il report dei Cobas Codir fotografa una situazione dalle dimensioni insospettabili: sono stati, per la precisione, 1.872 i contratti firmati dal 2008 a oggi. La maggior parte di questi, 864 in tutto, sono a tempo determinato o stagionale (ben 750 alle Terme di Sciacca, 45 in Italkali, 39 in Sicilia Patrimonio Immobiliare). Sono 750 invece i rapporti di lavoro “a progetto” così suddivisi: Italia Lavoro Sicilia 337, Parco scientifico e tecnologico 285, Sicilia e servizi 81, Sicilia Patrimonio Immobiliare 24, Sicilia e innovazione 6 + 6 co.co.co, Mercato Agroalimentare 5, Italkali 3, Riscossione Sicilia 2, Sicilia e Ricerca 1.
Non mancano, ovviamente, le consulenze: 149 in tutto (Cinesicilia 82, Italia Lavoro Sicilia 26, Sicilia e Ricerca 14, Sicilia Patrimonio Immobiliare 10, Mercato Agroalimentare 8, Riscossione Sicilia 8, Terme di Sciacca 1). I lavoratori interinali, invece, sono 76 e sono stati chiamati tutti dall’Ast. Ma nell’universo di questi contratti “abusivi” si trovano persino assunzioni in piena regola: contratti a tempo indeterminato, nonostante il divieto assoluto. Sono 33 in tutto, suddivise tra quattro società partecipate: dieci in Sicilia e Ricerca, nove in Sviluppo Italia Sicilia, otto in Italkali, e sei all’Ast.
“Ovviamente – dichiarano Dario Matranga e Marcello Minio, segretari generali del Cobas/Codir – non si ha notizia di procedure concorsuali cui abbiano potuto partecipare, con pari diritto, tutti i cittadini nonostante Lombardo ed il suo governo proclamino equità e strombazzino trasparenza anche grazie alla presenza in giunta di alcuni magistrati. Ci rivolgeremo – concludono Minio e Matranga – alla Magistratura Contabile per chiedere come tutto ciò sia stato possibile nonostante la Regione avrebbe dovuto vigilare sul rispetto delle norme attraverso il Ragioniere generale dell’assessorato regionale al Bilancio”.
lunedì 7 novembre 2011
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