Il porto di Palermo visto dall'alto |
Ci dispiace purtroppo non aver potuto salvare le cosiddette 'aree bersaglio', vogliamo sottolineare infatti la necessita' di un ragionamento sulle aree limitrofe al porto, sia in termini di funzionalita' e mobilita' che in termini di sviluppo economico e turistico". Palermo avra' un nuovo piano regolatore portuale dopo 57 anni. Il nuovo Prp prevede il potenziamento del porto commerciale, la razionalizzazione delle aree funzionali e degli edifici di servizio; l'individuazione di soluzioni per rispondere all'incremento del traffico crocieristico; l'integrazione degli spazi urbano-portuali con la citta' e la realizzazione di nuovi innesti citta'-porto anche attraverso la liberazione del fronte su via Crispi per consentire una maggiore relazione, anche visiva, tra la citta' e il mare, oltre alla possibilita' di attivare opere per 400 milioni di euro.
Per il presidente dell'Autorita' portuale, Nino Bevilacqua ''finalmente potremo essere attuativi nel rispetto della pianificazione. Il Prp proseguira' il suo iter e verra' sottoposto ad altri passaggi tecnici che, indubbiamente, saranno piu' veloci. Solo cosi' potremo recuperare tempo e, in modo responsabile, proseguire secondo il piano di riqualificazione, riconnettendo l'area portuale al resto della citta' e riducendo le barriere murarie esistenti, nel fondamentale processo di rilancio del porto e di rigenerazione della qualita' e delle economie del waterfront urbano. In ballo c'e' anche il futuro della citta'''.
L'Autorita' portuale ha atteso oltre tre anni la condivisione del Prp da parte del Consiglio comunale, ovvero uno dei passi procedurali previsti dalla legge 84/94, a cui fara' seguito l'adozione da parte del Comitato portuale, la definizione della procedura Vas in corso, il parere del Consiglio superiore dei Lavori pubblici e l'approvazione della Regione siciliana.
24 novembre 2011
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