La protesta dei giornalisti di fronte ai cancelli della prefettura. "Siamo di fronte alla legge forse più pericolosa e più pesante nei confronti della libertà d'informazione" Si è svolto stamani di fronte ai cancelli della prefettura di Palermo un sit-in di protesta promosso dall'ordine dei giornalisti di Sicilia, dall'Assostampa siciliana e dall'Unione cronisti, in difesa della libertà di stampa e del diritto di tutti ad essere informati. I vertici regionali delle tre istituzioni hanno incontrato il prefetto Umberto Postiglione, al quale hanno consegnato una lettera indirizzata al presidente della repubblica, con cui chiedono di rivedere alcune norme del ddl sulle intercettazioni e di cancellare la norma che prevede il carcere per i giornalisti. "Siamo di fronte alla legge forse più pericolosa e più pesante nei confronti della libertà d'informazione dai tempi del fascismo ad oggi - ha detto il presidente dell'ordine dei giornalisti di sicilia, Vittorio Corradino -. E' una legge che di fatto impedisce ai cittadini di conoscere in tempo reale le notizie riguardanti i maggiori scandali, i maggiori processi, le maggiori inchieste di carattere giudiziario attualmente in corso". La stessa preoccupazione le esprime il presidente del gruppo siciliano dell'unione cronisti Leone Zingales: "l'Unci, l'Ordine dei giornalisti e l'Assostampa sono ancora una volta assieme in una battaglia per la libertà d'informazione - ha detto Zingales -. Ci rivolgiamo al capo dello stato affinché possa dare una sterzata a chi in queste ore sta cercando di imbavagliare la stampa. Chiediamo con tutte le nostre forze di non fare approvare una legge che consideriamo un bavaglio, e che sicuramente non tutela il cronista che vuole fare il proprio mestiere, addirittura paventando il carcere. Un'idea veramente assurda - conclude Zingales -, che mai ci saremmo aspettati venisse proposta da qualche parlamentare".
La Repubblica, 11 ottobre 2011
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