|
BOTTE JAGWANTEE |
Una violenta lite tra donne connazionali, ieri mattina, ha rischiato di finire in tragedia. Le protagoniste di questa vicenda sono tutte originarie delle isole Mauritius ma residenti da alcuni anni a Palermo. I fatti si sono svolti intorno alle 07,00, in un’abitazione di via Cassarino prossima al quartiere “ZISA”. Secondo la ricostruzione fatta dagli investigatori del Nucleo Radiomobile del intervenuti tempestivamente sul posto a seguito di attivazione dell’operatore “112 Pronto Intervento” della Centrale Operativa Comando Provinciale di Palermo, quando la 35enne BOTTE Jagwantee, si sarebbe recata presso l’abitazione delle due amiche, la 26enne R. r., e la zia di quest’ultima la 43enne T.b., con l’intento di avere un chiarimento, dopo aver scoperto l’esistenza di una relazione tra il suo fidanzato e l’amica r. R., nonché connazionale. La discussione animatasi evidentemente è degenerata, tanto che la BOTTE Jagwantee ha afferrato un coltello da cucina colpendo con alcuni fendenti la giovane amica che rimaneva ferita gravemente al fianco sinistro. A farne le spese era anche la 43enne b. T. la quale, intervenuta per difendere la nipote, veniva anch’essa colpita dai fendenti al volto. Prima dell’arrivo delle “gazzelle” del Nucleo Radiomobile, la BOTTE riusciva a disfarsi del coltello che non veniva recuperato. Le due vittime, subito soccorse sono state entrambe accompagnate presso il pronto soccorso di Villa Sofia, per le cure, r. R., i sanitari hanno riscontrato profonde ferite al fianco sinistro, quindi ricoverata in osservazione, mentre T.b., affetta da ferita da taglio altezza labbro superiore giudicata guaribile in giorni 8 (otto) s.c.. La BOTTE, immediatamente intercettata da una pattuglia è stata tradotta in Caserma, pertanto tratta in arresto con l’accusa di “tentato omicidio”. Su disposizione della competente Autorità Giudiziaria è stata associata presso la locale casa circondariale “Pagliarelli”.
Palermo, 6 ottobre 2011
Nessun commento:
Posta un commento