Lucio Guarino |
Il signor Giuseppe Salvatore Riina cita la Carta costituzionale, reclama il suo diritto di cittadinanza. Penso che gli vada riconosciuta l' opportunità di diventare cittadino della nostra Repubblica che non puó prescindere, tuttavia, da una sua preliminare, seria e netta scelta di campo, rinnegare l'organizzazione criminale cosa nostra e passare dalla parte dello Stato. Possono bastare piccoli gesti, ma dal grande significato anche simbolico, per intraprendere questo percorso venga ad esempio a lavorare volontariamente nelle nostre terre confiscate a Corleone dalla Stato alla mafia. Sarebbe un modo, inoltre, per verificare se, realmente, l'espiazione della pena ha sortito gli effetti che la Carta costituzionale gli attribuisce, la rieducazione del condannato.
Dott. Lucio Guarino
Direttore del Consorzio "Sviluppo e Legalità"
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