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Fabrizio Ferrandelli |
Stanno facendo i conti senza l’oste. E l’oste sono le primarie, dove i giovani turchi del centrosinistra, Ninni Terminelli e, soprattutto, Fabrizio Ferrandelli e Davide Faraone si giocheranno il tutto per tutto. Se avranno il sostegno dei movimenti, convinto e totale, finisce che uno dei tre – in pole Ferrandelli – spariglia il campo e si gioca la partita con Rita Borsellino. Leoluca Orlando si è trovato come quei giocatori di rugby sicuri di arrivare alla meta e di avere in mano la partita, e viene placcato da due avversari che gli stavano alle calcagna quasi invisibili. Mentre giocava le sue parte “contro” il Pd, credendo di potere contare sull’unanimità dell’Idv, Lupo ha calato l’asso, Rita Borsellino, e nell’Idv, grazie all’iniziativa dell’ex direttore del centro Arrupe, don Gianni Notari, e del filosofo-cabarettista Gianni Nanfa, è spuntato un giovanotto del quale si dice un gran bene, Fabrizio Ferrandelli. Appena uscito allo scoperto, Ferrandelli ha detto che lui era ancora in fasce al tempo della “primavera” di Palermo, che Orlando s’intesta con legittima soddisfazione. Il messaggio è chiaro: va bene, è stata una gran cosa, ma è passato troppo tempo, ed io sono la nuova Palermo. Questo ragionamento vale, sotto certi aspetti, anche per Rita Borsellino, per questioni anagrafiche. La sua bonomia e competenza è indiscussa, la grinta e la rappresentanza delle giovani generazioni sì. In più, viene fatto notare, entourage e staff parlano in suo nome e conto, e talvolta straparlano. Rita Borsellino vuole le primarie, l’ha detto e ripetuto. Ferrandelli e faraone non si sottrarranno alla prova, tutt’altro, e potrebbe scapparci la sorpresa, a meno che l’Idv non getti il cuore oltre l’ostacolo e punti di Rita Borsellino, lasciando appiedato Ferrandelli, che è un consigliere dell’Idv. Una eventualità che potrebbe creare problemi nel partito. Se la risposta positiva dell’eurodeputato viene data per assai probabile, il passo indietro di Leoluca Orlando, anch’esso a questo punto probabile, non c’è stato. Dovrà essere “concordato” con Rita Borsellino. Pur di ottenerlo l’eurodeputato (il suo staff, soprattutto), farà delle concessioni. Quali? Il sostegno della lista Idv-Sel-Federazione della sinistra alle regionali, per esempio, a scapito del Pd. E un entante cordiale, ma non un accordo politico, con il Terzo polo. Che non partecipa alle primarie del centrosinistra e potrebbe prendere in considerazione una candidatura comune, dopo il risultato delle primarie, sempre che a vincere sia un candidato “gradito”. Su Rita Borsellino, a botta calda, D’Alia e Granata, Udc e Fli, hanno espresso un giudizio positivo, ma non c’è stato un seguito. Pare che l’ipotesi più concreta sia un accordo di reciprocità dopo il primo turno. Il candidato che ottiene più suffragi – centro sinistra o terzo polo – potrà contare sul sostegno della coalizione perdente. Un patto che aggiusta tutto al momento. Saranno tuttavia le primarie a fare le carte. E’ alle primarie che la partita si gioca. Poi sarà, forse, tutto più liscio.
Da: SiciliaInformazioni.it
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