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Berlusconi e Scajola |
Su un argomento chiave la maggioranza si sfalda. La Camera ha bocciato l'articolo uno del rendiconto di bilancio. È finita con un 290 pari. La maggioranza richiesta era di 291 voti. Era venuto in aula per dare il suo voto anche Berlusconi. E' una sconfitta sonora per il governo. Soprattutto su un tema così importante. E in aula non c'era il ministro dell'economia. Il governo, attaccano le opposizioni, non esiste più, salvo che per i provvedimenti salva-premier. Il clima è - riportano i cronisti dal Parlamento - in aula era convulso. in serata trapela cosa vorrebbe fare il premier per rimediare (ed evitare il suo naufragio): preparare un nuovo provvedimento e chiedere alla Camera la fiducia dopo un'intesa con il capo dello Stato. Ma pensa che un maxi-emendamento non possa bastare e perciò debba ricorrere a un nuovo disegno di legge. Berlusconi viene descritto come infuriato. E domani il presidente della Camera Fini ha deciso di restare a Roma e di annullare tutti gli impegni che aveva a Milano. Per il leader di Fli la votazione pesa molto. Berlusconi una botta così l'ha presa male: lo descrivono come a dir poco infuriato. La maggioranza è nervosa. A partire da Bersani, che invita il premier a salire al Colle per dimettersi. Le dimissioni le invocano anche Donadi dell'Idv, Sel con Vendola, i Verdi con Bonelli, Briguglio e poi Bocchino di Fli, il leader dell'Udc Casini. La maggioranza cerca di minimizzare. Cicchitto esclude "conseguenze". Ma i colonnelli del Pdl fanno trincea, parlando di "incidente tecnico" e invitano Berlusconi ad andare in aula e chiedere la fiducia sul governo. L'invito arriva ad esempio da Gasparri. Intanto il premier stasera incontra Tremonti, che è tra coloro che non hanno votato. E fissa d'urgenza un vertice del Pdl a Palazzo Grazioli.
L’Unità, 11.10.2011
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