di Agostino Spataro
La crisi c’è ed è grave. Nessuno può negarla. Le cause sono molteplici e di natura complessa, interne e internazionali. In questo secondo dopoguerra, si sono verificate crisi, anche gravi. Tuttavia, mai era successo, come oggi accade, che a decretarle, a pilotarle e a pretendere di risolverle debbano essere tre agenzie private straniere (quasi tutte Usa) i cui soci hanno da difendere corposi interessi societari, per altro concorrenti con altri dei paesi sottoposti al vaglio delle loro analisi. Su questo punto non mi dilungo e rimando ai due articoli (allegati) scritti dal giornalista indipendente Alberto Puliafito (che ho travato sul web) che ci danno un’idea circa la proprietà delle famose “società di rating”, dei loro compiti e comportamenti (non sempre lineari), dei loro rapporti con il “dio-mercato”, con le varie consorterie finanziarie, con i singoli Stati e forze politiche più o meno influenti. Non c’è bisogno di essere esperti d’alta finanza per cogliere il valore destabilizzante di questi ben dosati e tempestivi verdetti emanati dalle “agenzie di rating”, a carico di questo o quell’altro Stato. LEGGI TUTTO
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