Dopo giorni di perlustrazione del territorio e di ricerca posta in essere con i metodi classici dell’osservazione e del pedinamento, i Carabinieri della Stazione di San Martino delle Scale, hanno scoperto una piantagione di cannabis indica in via SM1, in prossimità del Castellaccio, e hanno tratto in arresto, per l’attività di coltivazione illecita di sostanza stupefacente, Pietro Cassarà, 27enne, disoccupato, del luogo. L’assidua attività di pedinamento e osservazione effettuata dai militari anche in abiti civili e con autovetture civetta, qualche giorno fa, aveva portato ad individuare in Via SM 1 di San Martino delle Scale, all’interno di un terreno abbandonato ed incolto, ricco di fitta vegetazione, una piantagione con 15 piante di canapa indiana di altezza variabile dal m. 0,5 a m. 2,5. Le piante sistemate all’interno di vasi in plastica di dimensioni variabili erano sistemate in due piazzuole ricavate tra la folta vegetazione, e quindi di difficile individuazione. Sul posto inoltre erano presenti diversi arnesi utili per la coltivazione, recipienti di acqua per l’irrigazione e sacchi vuoti di terriccio utilizzato per la piantagione nonché bottiglie vuote di fertilizzante. Stante l’avanzato stato vegetativo della cannabis e il rinvenimento del materiale utile per la coltivazione che facevano presupporre che le piante continuavano ad essere “curate”, i Carabinieri decidevano di nascondersi in mezzo alla vegetazione al fine di individuare chi si occupasse della coltivazione. Dopo un giorno di osservazione, alle ore 10:00 circa di ieri, il Cassarà faceva ingresso nell’area e dopo essersi ben accertato che nessuno lo seguisse cominciava a tastare il terriccio dei vasi per verificare se fosse o meno bagnato e iniziava a spostare i vasi da un posto all’altro. A quel punto i militari uscivano allo scoperto provvedendo a bloccare il giovane che veniva subito tratto in arresto, senza che lo stesso potesse opporre alcuna resistenza. Le piante di cannabis indica e il materiale utile per la coltivazione sono stati sottoposti a sequestro. Le piante verranno inviate presso il laboratorio Analisi del Comando Provinciale Carabinieri di Palermo, dove verrà quantificato il principio attivo in esse contenuto e quanta marjuana potevano produrre.
Dopo le formalità di rito, Cassarà è stato condotto presso il carcere Ucciardone di Palermo e messo a disposizione dell’Autorità Giudiziaria. Il giorno successivo dopo la convalida dell’arresto, il giudice ha sottoposto Cassarà al provvedimento cautelare degli arresti domiciliari.
Palermo, 12 settembre 2011
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