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Giovanni Falcone |
Nel linguaggio politico, si dice che un potere viene esercitato secondo legalità quando il suo espletamento avviene nel rispetto delle leggi e non arbitrariamente. Si tratta, dunque, di una conquista peculiare della modernità in cui lo Stato ha progressivamente preso personalità propria, distinguendosi dall'ambito patrimoniale del Re. Il principio di legalità si afferma dopo la Rivoluzione francese e sorge come risposta al potere e all'oppressione dell'Ancien Régime in cui il magistrato non era altro che un funzionario del Re, il suo unico compito era quello di trasformare in legge la volontà del sovrano. Oggi il principio di legalità esprime una scelta politica in base alla quale la libertà viene limitata nella misura essenziale per assicurare la pace; la legalità ha, quindi, come fine quello di farci vivere seguendo diritti e doveri in modo che la vita sia il più possibile civile e pacifica. La legalità è il risultato della "rigidità" delle norme che lo Stato stesso stabilisce e che lo impegnano per i fatti futuri abolendo l'arbitrarietà e imprevedibilità delle norme. Legalità è, così, ciò che consente al singolo cittadino di avvalersi della forza dello Stato anche contro lo Stato stesso, secondo norme prestabilite; in ciò vi è una contrapposizione netta con gli stati dispotici dell'Europa orientale in cui trova il culmine l’espressione dell'assolutismo Statale cinese, dove lo Stato per antichissima tradizione pervade di sé e annichilisce la personalità del singolo individuo, lasciandolo assoggettato in via esclusiva alle determinazioni statali. Dalla definizione di legalità si evince che non è, comunque, facile avvalersi delle leggi contro chi non lo fa poiché questi ultimi, si è visto in molti casi, purtroppo, usano qualsiasi mezzo per impedirlo arrivando persino ad uccidere. È dovere morale del cittadino perseverare nella volontà di ricercare giustizia attraverso la legalità poiché secondo Giovanni Falcone «occorre compiere fino in fondo il proprio dovere, qualunque sia il sacrificio da sopportare, costi quel che costi, perché è in ciò che sta l’essenza della dignità umana». Alla legalità, quindi, si collegano i termini “dovere” e “dignità”: non è certo un caso, credetemi.
Angelo Donatelli
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