Il Comitato per l’acqua pubblica di Corleone, composto dalla Cgil, dalla Cisl, da Corleone Dialogos, dal Germoglio e da alcuni cittadini, d’intesa con gli altri Comitati territoriali, ha chiesto all’Ato Idrico Pa1 di provvedere immediatamente ad adeguare la tariffa del servizio idrico integrato per renderla coerente con l'esito referendario, eliminando quindi dalla tariffa stessa la remunerazione del capitale investito. Ha avvisato l’Ato idrico che, in caso di mancato tempestivo adeguamento delle tariffe, il forum di Palermo dei movimenti per l'acqua pubblica agirà in tutte le sedi opportune, ivi comprese quelle giurisdizionali, per rendere effettivo un fondamentale diritto dei cittadini affermato con la consultazione referendaria del 12 e 13 giugno. Il Comitato per l’Acqua Pubblica di Corleone comunica, infine, che copia della superiore richiesta l’ha inviata anche al sindaco, invitandolo ad adoperarsi per l’applicazione dell’esito referendario, che a Corleone ha visto la maggioranza assoluta degli elettori pronunciarsi per l’acqua pubblica. Dopo avere irresponsabilmente svenduto la rete idrica e le sorgenti di Corleone ad APS, che in tre anni non ha investito nemmeno un euro, il sindaco potrebbe provare ad attenuare le sue “colpe”, attivandosi per l’abbassamento delle tariffe.
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