martedì, settembre 27, 2011

Bufera sui certificati antimafia, allarme di Borsellino e Lo Bello

Rita Borsellino
di MASSIMO LORELLO
Dopo le dichiarazioni di Renato Brunetta che, in nome della semplificazione, propone di eliminare il documento sulle contiguità delle aziende con Cosa nostra, insorgono Confindustria e la sorella del magistrato assassinato in via D'Amelio: "Non sa di cosa parla". Poi il ministero precisa: "Non scompare il documento, ma l'obbligo di presentazione da parte delle aziende"
Senza certificati antimafia sparirebbe la libertà d'impresa e le aziende vicine a Cosa nostra rialzerebbero rapidamente la testa. È questa - secondo Rita Borsellino e Confindustria Sicilia - la reazione che si scatenerebbe nell'Isola se dovesse diventare legge quanto annunciato oggi dal ministro della Pubblica amministrazione, Renato Brunetta, a proposito delle misure che saranno contenute nel decreto Sviluppo. "Una delle vitamine per la crescita è la semplificazione. Perché famiglie e imprese devono fornire certificati alla pubblica amministrazione che li ha già in casa? Basta certificato antimafia", ha affermato il ministro. LEGGI TUTTO

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