di Giuseppe Casarrubea
Questo è il paese delle campane a morto, dello scirocco, dell’arsura estiva che si mangia alberi ed erba, brucia la pelle e spinge ad una siesta senza fine. E’ Partinico. Qui si dorme. Supini nel letto, con le imposte semiaperte per favorire che il vento s’infili con maggiore pressione accarezzando i bordi delle finestre. Quando l’aria è calma e umida, e toglie il respiro. Qui tutto sembra segnato da un destino fatale e anche i comportamenti di quelli che il popolo elegge a suoi rappresentanti, scandiscono, come un pendolo, l’impossibile ritorno alla normalità, scarafaggi nella stoppa. LEGGI TUTTO
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