Mario Bignone |
Un anno fa moriva Mario Bignone, il giovane dirigente della sezione Catturandi della squadra mobile di Palermo che nel 2009, nel giro di due settimane, ammanettò prima il latitante Mimmo Raccuglia, poi Gianni Nicchi. L'ultima battaglia di Mario Bignone era stata contro un insidioso tumore, ma anche nei giorni della malattia il capo della Catturandi non aveva mai smesso di indagare, assieme ai suoi ragazzi, per cercare di arrestare l'ultimo superlatitante di Cosa nostra, Matteo Messina Denaro. "Alla fine ci riusciremo - amava ripetere - la squadra Mobile è una creatura straordinaria, fatta di tante storie. Ognuno dei poliziotti che ne fa parte ci mette generosità e tanto sacrificio. Alla fine il risultato arriva". Così, l'indagine su Messina Denaro prosegue, nel nome di Bignone. Oggi pomeriggio, alle 18, l 'investigatore sarà ricordato in Cattedrale, con una messa voluta dai familiari e dai colleghi della polizia di stato.
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