Continuano senza indugio i controlli del territorio disposti dal Generale Teo LUZI tesi al contrasto dei reati predatori, in particolare svolti nelle zone di periferia e di campagne, poiché essendo isolate, vengono prese di mira da sciacalli, che fanno razzia di ogni materiale ed utensili da rivendere per poche decine di euro. In Misilmeri (PA), nella contrada Scalambra/Mortilli, una pattuglia del Nucleo Radiomobile della Compagnia di Misilmeri, con l’ausilio dei colleghi della Stazione Carabinieri di Belmonte Mezzagno (PA), hanno tratto in arresto nella flagranza del reato per “furto in abitazione aggravato in concorso” tre palermitani in trasferta abili “topi” di campagna, sorpresi a rubare materiali ed utensili in abitazioni rurali. Questi i nomi: LUCCHESE Paolo, nato palermo 27enne; ARCARA Giuseppe, nato Palermo 43enne ed il 17enne palermitano e L. S., tutti abitanti in via Agesia di Siracusa, tutti disoccupati, pregiudicati. I tre predatori, sono stati sorpresi all’esterno di un’abitazione rurale subito dopo aver asportato e caricato a bordo della loro autovettura, una Opel Corsa, diversi attrezzi agricoli e utensili vari. Inoltre, a bordo del veicolo sono stati rinvenuti alcuni arnesi utilizzati per lo scasso al fine di riuscire ad entrare nell’abitazioni rurali. La refurtiva e gli arnesi da scasso sono stati posti sotto sequestro. La refurtiva sarà comunque restituita ai proprietari delle abitazioni rurali prese d’assalto, dopo essere stati identificati ed invitati per formalizzare le relative denunce di furto. I tre malfattori accompagnati in Caserma, sono stati dichiarati in arresto con l’accusa di furto aggravato in concorso; il minorenne, su disposizione dell’Autorità Giudiziaria per i minorenni, è stato associato presso la casa circondariale “Malaspina” di Palermo, mentre per gli altri due componenti della banda LUCCHESE Paolo e ARCARA Giuseppe, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Termini Imerese, ha disposto il rinvio dell’udienza di convalida dell’arresto, per il prossimo 6 luglio, ordinando pertanto la custodia cautelare presso la casa circondariale “Cavallacci” di Termini Imerese. Sono in corso indagini dei Carabinieri della Compagnia di Misilmeri per identificare eventuali rivenditori illegittimi del capoluogo, in grado di ricettare la merce rubata.
Palermo, 05 luglio 2011
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