I volontari al Cidma con Nicola Cipolla e Dino Paternostro |
Dopo la pennichella, e tranquilli, anche dopo le docce, ci siamo diretti al CIDMA (centro internazionale di documentazione su mafia e antimafia ), in cui siamo stati ospiti della presentazione di “Antologia di un’epopea contadina”, un libro a cura di Dino Paternostro, segretario della Camera del Lavoro di Corleone. L’incontro nonostante il caldo è stato seguito con attenzione. Ciò che ci ha maggiormente colpito è stato il modo in cui tutti gli ospiti abbiano voluto sottolineare la nascita del movimento antimafia in contemporanea alla nascita stessa dell’organizzazione mafiosa. Più volte ci è stato detto che la nostra presenza qui è importante non solo per il lavoro nei campi, bensì perché contribuisce al cambiamento ideale e concreto della fama di questo paese. La presentazione si è conclusa, forse troppo in fretta, e ha visto emergere in noi la consapevolezza di star facendo qualcosa di veramente utile, non solo per Corleone ma anche per l’Italia, che da troppo tempo è divorata dal cancro mafioso. Il ritorno a casa è stato alleviato, come al solito, dal fondamentale lavoro delle cuoche e del cuoco dello SPI: NUTRIRCI!
A cena le risate non sono mancate (soprattutto quelle sonore di Letizia Zecchi), ma la speranza di andare a letto è svanita quando Beppe ci ha annunciato che la giornata non era giunta ancora al suo termine. Davide ci ha accompagnati a fare un giro serale per Corleone, alla riscoperta della storia di Bernardino Verro, fondatore del movimento dei Fasci Corleonesi e della prima Cooperativa agricola del paese. Il tour Corleone by Night si è concluso con la visita alla Casa del Popolo gestita dagli amici di Dialogos (un altro circolo ARCI di Corleone)che hanno approfondito l’argomento dei fasci siciliani e hanno risposto alle nostre più svariate domande (soprattutto quella di una “crazy Rosetta”).Ora siamo qui alle 12.40 a raccontarvi, lo ammettiamo un po’ stanchi, la nostra giornata, speriamo non tipo.
Per concludere vorremmo rivolgere a coloro che leggeranno questo diario lo stesso appello che ieri a Portella della Ginestra tre giovani di novant’anni circa ci hanno rivolto con la speranza che la nostra generazione riesca finalmente a far luce e giustizia sui mandanti della strage del primo Maggio 1947.
Gabriele Cirami, Federico Pecchia, Andrea (strabellino) Accordino
Nessun commento:
Posta un commento