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L'intervento di una studentessa |
Caro diario, oggi ci è stata data la possibilità di ampliare le nostre conoscenze in merito alla tematica della legalità con una lezione fuori dal comune, esemplare, pervenutaci da un grande uomo quale è Dino Paternostro. Dalle sue parole è emerso tutto l’amore per la nostra isola, la caparbietà con cui un uomo normale combatte un mostro “invincibile”. Con pensieri concisi, efficaci e diretti ci ha intrattenuti per quasi due ore coinvolgendoci con estrema facilità. Spesso quando si parla di mafia si rischia di essere banali nel ricordare le vittime della lupara oppure di cadere nella ripetitività,mentre oggi questo non è accaduto. Nel passato ho incontrato diverse persone che parlavano di mafia ma vista “dall’alto” del loro mestiere di legali e magistrati e in un contesto molto distaccato. Al contrario di oggi rivelatosi molto formativo, e che ci ha molto entusiasmati e nello stesso tempo ci ha incuriositi. Il dottor Paternostro non si è tirato indietro, anzi si è mostrato molto disponibile rispondendo a tutte le nostre domande. Alla fine di questa giornata sono tornata a casa sicura che tutti nel nostro piccolo possiamo contribuire a cambiare questa terra con un pizzico di coraggio ed amore. Con questa riflessione ti lascio.
Un bacio. Francesca Naso
Trapani, 18 maggio 2011
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Cara Francesca, ti ringrazio per le belle parole che scrivi. Sicuramente io non li merito. Ho cercato soltanto di raccontarvi un pezzo di storia di una Sicilia particolare, che magari non c'è sui libri scolastici. Grazie a te e ai tuoi compagni per avere avuto la pazienza di ascoltarmi. La vostra attenzione e il vostro interesse per i percorsi di educazione alla legalità dimostrano che c'è una Sicilia giovane che vuole cambiare, che dice no alla mafia e che vuole costruire democrazia, giustizia sociale e libertà. Spero di incontravi nuovamente. Magari a Corleone. D.P.
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