Il ministro della Giustizia Angelino Alfano |
Il nuovo codice e' composto di 132 articoli, distribuiti in 5 libri. In particolare, il libro primo contiene norme penali, gia' vigenti, ad esclusione di quelle inscindibilmente integrate nel vigente tessuto normativo (ad esempio quelle inerenti le misure cautelari per delitti di mafia) le quali rimangono pertanto nel codice di procedura penale. Contiene i 3 reati tipici delle organizzazioni mafiose (associazione per delinquere di tipo mafioso, anche straniere; scambio elettorale politico-mafioso; assistenza agli associati), le aggravanti e diminuenti di mafia; le misure di sicurezza e la confisca obbligatoria (sia degli strumenti e dei proventi dei reati mafiosi, sia dei beni di cui il mafioso non puo' giustificare la provenienza). Il libro secondo riguarda invece le misure di prevenzione, personali e patrimoniali, tra le quali la confisca. Riunisce e aggiorna norme introdotte in oltre 50 anni di legislazione, coordinandole con le riforme approvate nel corso di questa legislatura: dalla agenzia dei beni confiscati alle disposizioni dei vari pacchetti sicurezza. Introduce inoltre nuove importanti disposizioni, sia di natura procedurale, sia di natura sostanziale. Tra le principali novita', il procedimento per l'applicazione delle misure di prevenzione (il soggetto potra' chiedere che si proceda in pubblica udienza; termini di durata del sequestro di prevenzione (la misura perde efficacia se il procedimento di primo grado o il procedimento di appello durano ciascuno piu' di un anno e 6 mesi. I termini possono essere prorogati di 6 mesi e per non piu' di due volte in caso di indagini complesse); disciplina completamente innovativa di 5 aspetti della misura di prevenzione patrimoniale (revocazione della confisca; rapporti tra sequestro di prevenzione e sequestro penale; tutela dei terzi; rapporti con le procedure concorsuali; effetti fiscali del sequestro). Il libro terzo razionalizza il procedimento per il rilascio della documentazione antimafia. E' stato aggiornato, ampliandolo, l'elenco delle situazioni dalle quali si desume il tentativo di infiltrazione mafiosa, prevedendo, oltre alle fattispecie gia' contemplate dalla precedente normativa, nuove ipotesi suggerite dall'esame delle condotte tenute in questi anni dagli esponenti della criminalita' organizzata. E' stato realizzato un sistema integrato dei dati, conseguito tramite l'istituzione della banca dati nazionale della documentazione antimafia, che consente una forma costante di monitoraggio delle imprese. Il libro quarto, invece, raccoglie le disposizioni vigenti in tema di procura nazionale antimafia, direzione distrettuale nazionale antimafia, consiglio generale per la lotta alla criminalita' organizzata, direzione investigativa antimafia ed agenzia nazionale per l'amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalita' organizzata. Infine il libro quinto contiene le norme transitorie, di coordinamento e di modifica della legislazione vigente, resesi necessarie a seguito dell'intera operazione di riordino derivante dall'entrata in vigore del codice antimafia. Il decreto legislativo da' attuazione, quindi, alla legge 13 agosto 2010 n. 136 (piano straordinario contro le mafie), approvata dal Parlamento all'unanimita'.
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