Pina Maisano Grassi |
Quattro giorni attraverso i luoghi-simbolo della lotta a Cosa Nostra, trascorsi incontrando i testimoni diretti del contrasto all’illegalità. Prima tappa del viaggio un incontro con Pina Maisano Grassi, vedova dell’imprenditore Libero Grassi
PALERMO. Al lavoro nelle vigne palermitane, lontani dalla loro casa, dagli Stati Uniti. E tutto per scoprire da vicino i luoghi della mafia e schierarsi concretamente dalla parte dell’antimafia. Ci hanno pensato sedici studenti della Syracuse University del New Jersey, nello stato di New York, da maggio ospitati a Firenze nella sede italiana dell’ateneo, che mercoledì sera, al termine del corso estivo in Storia della mafia, sono arrivati in città per fare antimafia sociale. Quattro giorni attraverso i luoghi-simbolo della lotta a Cosa Nostra, trascorsi incontrando i testimoni diretti del contrasto all’illegalità. Prima tappa del viaggio un incontro con Pina Maisano Grassi, vedova dell’imprenditore Libero Grassi: “E’ stato un momento commovente – racconta Natalia Piombino, insegnante e accompagnatrice del gruppo di studenti –. I ragazzi le hanno chiesto come è riuscita a continuare a vivere nello stesso appartamento e nella stessa città, nonostante la tragedia e la nostalgia. Lei ci ha mostrato le foto del marito, è stato un incontro bellissimo”. D’obbligo poi il pranzo alla focacceria San Francesco e l’incontro con i giovani di Addio Pizzo, mentre da venerdì e fino a ieri mattina, gli studenti hanno trascorso parecchie ore nelle vigne gestite dalla cooperativa Lavoro e non solo, che sorgono su terreno confiscato alla mafia in zona Torre di Fiore, a Corleone. Il viaggio dei sedici ragazzi è continuato ieri pomeriggio con una visita a Portella della Ginestra e un incontro con i superstiti della strage e si è concluso ieri, prima della partenza in serata, con una visita nella casa di Peppino Impastato, a Cinisi.
Fonte: GdS, 26.6.2011
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