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A Corleone, di notte |
E siamo arrivati alla fine di questa esperienza,di questa avventura,così piena di emozioni:gioia,curiosità,risate ed anche pianti. Con malinconia ripercorriamo i giorni passati. L'obbiettivo è stato pienamente raggiunto, siamo riusciti a formare un gruppo unito,compatto,formato da persone tutte diverse ma con ideali e concezioni se non uguali molto simili. Questa mattina dopo che ci siamo divisi tra il campo di pomodori ed il vigneto abbiamo salutato i nostri compari corleonesi,con la soddisfazione di esser riusciti a veder "crescere"una vigna,ma soprattutto per aver condiviso tutto: INSIEME. Dopo pranzo i ragazzi del Progetto Caponnetto hanno preparato le valigie dato che dovevao partire alle 19:00 qui da corleone per tornare verso casa. Verso le 16:00 ci siamo riuniti per fare una "verifica di fine campo",ovvero un punto della situazione, relativo all'esperienza che ormai haimè avevamo alle spalle. Durante il meeting sono emerse le considerazioni di ognuno di noi:sono stati affrontati i punti salienti della nostra esperienza,cosicchè abbiamo potuto riscontrare all'unisono che questo è solo la nostra rampa di lancio che ci ha permesso di poter vedere in modo più globale ciò che ci sta intorno,vivendolo ogni giorno in prima persona. Molti invece sono portati a parlare per sentito dire pensando che determinate realtà siano dei tabù,mentre invece essendo cose reali,che esistono,dobbiamo parlarne, e come! dato che interessano proprio tutti! Siamo riusciti a saper condividere,ad essere più autonomi,indipendenti,responsabili,abbiamo scoperto una parte d'Italia che tanti di noi non conoscevano o perlomeno se la immaginavano soltanto. Abbiamo cantato nelle difficoltà, riso a crepapelle nei momenti più belli, ci siamo interessati ed abbiamo preso a cuore ogni singola esperienza vissuta. Ora che ci siamo resi conto che il nostro tempo qui è ormai scaduto, promettiamo che al ritorno a casa, cercheremo di diffondere le nozioni che abbiamo acquisito, condividendole soprattutto con le persone che non hanno partecipato al campo di lavoro, speranzosi che possano comprendere che la mafia in Italia C'è.Dunque è un problema che convolge tutti, indistintamente. E' necessario oltre che pensare GLOBALMENTE, agire LOCALMENTE, continuando ad essere uniti: un fascio di spighe infatti è impossibile da piegare!
INSIEME ed UNITI, un'ITALIA DIVERSA è POSSIBILE!!!!!!
Chiara G Ginevra e Niccolò
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