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Libero Grassi |
(ANSA) - PALERMO, 26 MAG - A vent'anni di distanza dall'omicidio di Libero Grassi, l'imprenditore assassinato a Palermo il 29 agosto del 1991, la Camera di Commercio del capoluogo lo ricorda con la cerimonia di premiazione della settima edizione del premio intitolato all'imprenditore ucciso per essersi ribellato al racket. ''E' un atto dovuto all'uomo e all'imprenditore - ha detto Roberto Helg, presidente della Camera di Commercio di Palermo - in 20 anni molte cose sono cambiate,oggi chi denuncia non rischia grazie alla cortina delle associazioni e all'abilita' delle forze dell'ordine''. Per il Procuratore capo di Palermo, Francesco Messineo, ''oggi i cittadini sono molto piu' reattivi, ma e' innegabile che la mafia abbia ancora una capacita' di aggregazione del consenso elettorale. La politica deve fare la sua parte e rifiutare ogni forma di consenso inquinato''. Secondo il prefetto di Palermo, Giuseppe Caruso, ''il segreto e' fare un gioco di squadra: se la politica continua a viaggiare a una velocita' diversa rispetto alle forze dell'ordine e a magistratura si resta sempre indietro nella lotta alla mafia''. ''In una terra in cui i segnali sono molto importanti, le istituzioni oltre ad essere al di sopra di ogni sospetto devono apparire limpide'', ha osservato Alfredo Morvillo, presidente del tribunale di Termini Imerese. ''Oggi siamo ancora fermi a una confusione tra questione morale e questione giudiziaria - ha aggiunto - ma e' proprio qui che la societa' civile deve essere pienamente coinvolta. Purtroppo, la societa' siciliana, e palermitana, in particolare, ama corteggiare la cosiddetta zona grigia''.(ANSA).
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