Lo striscione dell'Arci di Caltavuturo |
Con tanto orgoglio e profonda emozione abbiamo innalzato e portato in alto i colori di Caltavuturo e il ricordo delle vittime della strage del 20 gennaio 1893, come afferma Antonino Musca, presidente del Circolo Arci “20 gennaio” di Caltavuturo. Volevamo ricordare quei martiri di quella strage in occasione del 150° anniversario dell’Unità d’Italia, durante il concerto del 1 maggio a Piazza San Giovanni a Roma. Il 20 gennaio cosi si iscrive insieme al 25 aprile, al 1 maggio, al 2 giugno e molte altre date nel registro delle tante storie di libertà e di riscatto che hanno attraversato e segnato la nostra nazione. In periodi di censura e immobilismo volevamo portare davanti l’opinione pubblica un fatto rivoluzionario di quella portata, e ricordare quelle 11 vittime della strage di Caltavuturo, morte per aver reclamato con forza i loro diritti. Siamo molto contenti e soddisfatti, continua Musca, della riuscita della nostra iniziativa e ringraziamo coloro ci hanno sostenuto ed hanno salutato positivamente questa nostra iniziativa. Questo vuol dire che il lavoro che stiamo facendo come circolo arci – presidio di libera, sta iniziando a portare i frutti desiderati, ed è per noi, continua Musca, uno stimolo quotidiano e una sana prova d’orgoglio per continuare a lavorare con serietà e costanza per Caltavuturo e per una società migliore.
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