Il vento è cambiato, eccome se è cambiato. E' cambiato in modo impetuoso. Sono raffiche che travolgono la politica italiana, aprono squarci di luce e dicono che comincia il bel tempo. Sono vittorie straordinarie: a Milano Pisapia stacca la Moratti di dieci punti, a Napoli De Magistris è un ciclone che si distanzia da Lettieri di addirittura trenta punti, il giovanissimo Zedda a Cagliari strappa la città alla destra. E poi Trieste, Rimini, Grosseto. Nemmeno a casa sua, Arcore, Berlusconi è riuscito a vincere. E' una bella giornata per l'Italia e per il popolo del centrosinistra. Questa volta una campagna elettorale forte e candidature robuste e giuste hanno cancellato quella sindrome da sconfitta che attanagliava gli elettori democratici da diversi anni.
Per la destra è una sonora sconfitta. Vedremo che cosa farà Bossi, tirato giù nel burrone dal premier, vedremo come se la caverà Berlusconi. Probabilmente faranno finta di niente, o almeno tenteranno, metteranno qualche pezza o cercheranno qualche Scilipoti di turno. Ma questo voto dice una cosa chiara: l'Italia s'è stancata del berlusconismo e ha affidato all'opposizione un compito bello e difficile. Da oggi in poi non sono ammessi errori. Facciamo entrare questa bella aria fresca che tira per tutto il Paese dentro ogni partito, in ogni stanza e in ogni palazzo. Forse oggi è cominciato il domani. Per ora, che sia festa e che sventolino le bandiere. Ce l'abbiamo fatta. Ce lo siamo meritato.
Pietro Spataro
30 maggio 2011
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