Noi, lo scorso anno a Milano, abbiamo festeggiato il 2 giugno con una grande manifestazione che affermava il legame indissolubile fra la Repubblica e la Costituzione , riconoscendo le loro comuni radici nella Resistenza, quale moto popolare di donne e di uomini che ha liberato il Paese dall’occupazione tedesca, dalla dittatura fascista e riunificato l’Italia.
La guerra di Liberazione e poi la proclamazione della Repubblica pongono un suggello al Risorgimento ed a una rinnovata unificazione del Paese, facendo riconoscere gli Italiani, non più e non solo in confini geografici, ma in valori e precetti comuni: quelli della Carta Costituzionale! La Costituzione è base della nostra libertà e del nostro vivere civile In essa sono scolpiti i pilastri della nostra democrazia:
o i diritti umani e sociali, la partecipazione della cittadinanza alla vita sociale e politica;
o la passione egualitaria, cioè la passione verso i diritti di cittadinanza, egualmente riconosciuti a tutti. A partire dal diritto al lavoro e alla formazione, eliminando gli impedimenti e gli ostacoli e creando le condizioni al suo esercizio effettivo; o l’autonomia e la separazione dei poteri (legislativo, esecutivo, giudiziario), compreso quello dell’informazione; e la loro indipendenza, la loro laicità e l’equilibrio tra di essi. La Costituzione è come un albero, radicato nella terra in cui nasce e cresce. Si può potarlo o innestarlo, ma non si può sradicarlo dalla sua terra, senza farlo morire.
Oggi questi pilastri e questi principi sono a rischio. E dunque la stessa democrazia può entrare in crisi e correre rischi di svuotamento e di involuzione.
Gli attacchi del Governo e della sua maggioranza parlamentare alla Costituzione e alle Istituzioni di garanzia, finiscono per delegittimare le regole fondamentali su cui si basa la civile convivenza e sulle quali si puocostruire, per i giovani, una vita serena e dignitosa ed una speranza per il futuro.
Noi non possiamo più tollerare gli insulti alla Corte Costituzionale ed alla Magistratura, le surrettizie proposte di modifica all’articolo 1 della Costituzione, così come quella di abolire il divieto di ricostituzione del Partito Fascista. Non casuali, crediamo altresì, sono i tentativi tardivi del Governo di artificiose modifiche di legge sui temi posti all’attenzione della popolazione dai prossimi referendum su Acqua, Nucleare e legittimo impedimento; questi escamotage legislativi tendono esclusivamente a vanificare il diritto al voto delle elettrici e degli elettori. Noi non ci rassegniamo!
PER QUESTI MOTIVI CHIEDIAMO ANCORA UNA VOLTA A TUTTI COLORO CHE SI RICONOSCONO NEI PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA CARTA COSTITUZIONALE E NEI SUOI FINI, DI DARE LUOGO IL PROSSIMO 2 GIUGNO A MILANO AD UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONTRO OGNI TENTATIVO DI MODIFICARE I PRINCIPI FONDAMENTALI DELLA COSTITUZIONE E IL SIGNIFICATO STORICO E SOCIALE DELLA PROCLAMAZIONE DELLA REPUBBLICA.
IL COMITATO PROMOTORE
- ACLI - ANPI Nazionale - ARCI - Associazione Adesso Basta - Associazione Culturale Punto Rosso - Casa della Carità - Casa della Cultura - CGIL - Il Popolo Viola Milano - Libera. Associazione, nomi e numeri contro le mafie. - Libertà e Giustizia
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