di Agostino Spataro
Col ritorno a Lampedusa di Silvio Berlusconi l’emergenza immigrati sparirà, come d’incanto. Seguendo la parola d’ordine della vigilia, tutti si son sbracciati per far trovare al premier l’isola ripulita dagli immigrati e perfino delle orme del loro passaggio. E. dunque, via alla festa, alle parate, a nuove promesse di rinascita per l’isola pelagica dove il premier ha comprato la sua 29° villa che taluni vedono come specchietto per attirare quel bizzarro mondo che gli gira intorno. Tutto risolto, dunque? Parrebbe proprio di no, visto che stanotte, sulla piccola isola, sono approdati altri barconi con un carico di oltre 600 disperati. Ma, davvero, si pensa d’affrontare con simili espedienti un dramma così grande e intricato come quello che, da anni, si sta svolgendo intorno e dentro Lampedusa? A me pare solo una trovata stravagante in contrasto con la dura realtà della posizione italiana, stretta fra una Francia “ostile” che chiude le frontiere, un’Europa scarsamente solidale e altre masse di disperati che premono per entrare. LEGGI TUTTO
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